giovedì 29 aprile 2010

Il Gruppo di Acquisto Solare, una nuova esperienza viene da Padova

L'idea è un po' quella dei G.A.S., i Gruppi di Acquisto Solidale, e cioé quella di unirsi per acquistare insieme dei prodotti di qualità per risparmiare e per dirigere i propri sforzi di consumatori critici verso prodotti che presentano certe caratteristiche. E' l'esperienza del Gruppo di Acquisto Solare di Padova, un gruppo di famiglie che hanno deciso di acquistare insieme pannelli solari termici e fotovoltaici, all'interno del programma Energia Comune promossa dalla società Padova T.R.E. Srl. Una cinquantina le famiglie che per ora hanno preso questa decisione e verranno installati impianti solari per un totale di 140 KW/p di fotovoltaico e oltre 25 mq di termico. L'acquisto in gruppo farà risparmiare, sul fotovoltaico, circa 950 euro su Kw/p rispetto ai prezzi medi di mercato. Ma il risparmio non è solo l'unico movente di questa nuova iniziativa. L'idea è anche quella di fare del bene all'ambiente in cui viviamo. Il progetto di Padova si stima faccia risparmiare in 25 anni oltre 1.750 tonnellate di CO2.

giovedì 22 aprile 2010

Le borse in cotone per una spesa ecologica

A volte basta davvero poco per invertire la tendenza ad un crescente inquinamento del nostro pianeta. Uno dei piccoli gesti che si possono fare è quello di non utilizzare più i sacchetti di plastica quando si va a fare la spesa, e di usare al loro posto dei sacchetti di stoffa o di cotone lavabili e riutilizzabili. Proprio con l'intento di promuovere questo piccolo cambiamento nei nostri gesti quotidiani, i punti vendita Conad della Liguria (esclusa La Spezia), del Piemonte, della Valle D'Aosta e dell'Emilia (province di Bologna, Modena, Ferrara e città di Mantova) propongono borse in cotone proveniente da organizzazioni di produttori dell'India e certificate Fairtrade. Le nuove borse saranno pubblicizzate con volantini e speciali espositori nei punti vendita per spingere più gente possibile a iniziare a usare questi sacchetti riutilizzabili. La proposta di Conad segue quella di Lidl che dallo scorso anno distribuisce borse in cotone Fairtrade. L'azienda produttrice di queste borse, che si chiama Tarameen, oltre ad acquistare la materia prima da produttori certificati, garantisce una filiera socialmente sostenibile.

giovedì 15 aprile 2010

Referendum per l'acqua pubblica: il 24 aprile al via la raccolta firme

Parte il prossimo 24 aprile la raccolta di firme per il referendum per abrogare la legge sulla privatizzazione dell'acqua approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Il referendum è costituito da 3 quesiti referendari ed è stato promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, insieme ad altre realtà sociali e culturali di tutt'Italia. I 3 quesiti referendari sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledi 31 marzo 2010 e sono i seguenti:
1. Primo quesito: fermare la privatizzazione dell'acqua; con questo quesito si propone l'abrogazione dell'art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
2. Secondo quesito: aprire la strada della ripubblicazione; con questo quesito si propone l'abrogazione dell'art. 150 (quattro commi) del D. Lgs. n. 152/2006 (c.d. Codice dell'Ambiente), relativo alla scelta della forma di gestione e procedure di affidamento, segnatamente al servizio idrico integrato.
3. Terzo quesito: eliminare i profitti dal bene comune acqua; con questo quesito si propone l'abrogazione dell'art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell'Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell'"adeguatezza della remunerazione del capitale investito".
La raccolta di firme che partirà il 24 aprile ha l'obiettivo di raccogliere in 3 mesi almeno 500.000 firme, quelle necessarie per poi fare il referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale; in questa pagina del sito del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è possibile trovare i referenti territoriali della campagna referendaria per ogni regione, e in quest'altra è possibile scaricare il materiale necessario per organizzare i banchetti per la raccolta firme.

venerdì 9 aprile 2010

Quasi quintuplicato il fotovoltaico in Italia

A fine 2008 gli impianti di fotovoltaico installati in Italia hanno fatto registrare un + 380% rispetto all'anno precedente. Questi sono i dati che emergono dalla ricerca Il sistema industriale nel business dell'energia solare: il futuro oltre la crisi, realizzata dal Politecnico di Milano in collaborazione con Mitsubishi Electric, leader mondiale nel settore del fotovoltaico. Questa nuova fonte di energia sta uscendo dallo status di prodotto e fenomeno di nicchia, per riguardare fasce sempre più ampie di popolazione italiana. Il mercato del fotovoltaico non risponde solo all'esigenza di sviluppare le fonti di energia rinnovabili, ma è anche un'ambito che può aiutare a spingere il nostro Paese fuori dalla crisi, generando ricchezza e occupazione, e rivitalizzando il tessuto industriale italiano. I dati che emergono da questo rapporto del Politecnico di Milano sottolineano e ci ricordano le potenzialità di sviluppo del mercato dell'energia solare, e di fronte a questo dato di fatto ci si potrebbe chiedere se tutti noi, cittadini e istituzioni, locali e nazionali, stiamo facendo tutto il possibile per sfruttare queste potenzialità.


venerdì 2 aprile 2010

La Gesellschaft für bedrohte Völker, l'Associazione per i Popoli minacciati

Si chiama Gesellschaft für bedrohte Völker, in italiano Associazione per i Popoli minacciati, ed è un'associazione con sede a Bolzano, ma diffusa in diversi paesi, che si impegna per difendere i diritti di quelle minoranze che, in giro per il mondo, vedono minacciata la loro sopravvivenza e vedono calpestati i loro diritti. Tra i popoli difesi dall'Associazione vi sono le minoranze etniche, linguistiche e religiose, i popoli senza stato, le comunità dei popoli indigeni. Tra questi i Tibetani, i Timoresi dell'est, gli Adivasi, i Curdi e i Cristiani Assiri, i Sudsudanesi, gli Yanomami, i Navajo, i Bosniaci, gli Albanesi del Kosovo, i Sahrawi, i Sinti e i Rom. La Gesellschaft für bedrohte Völker si propone, con i propri mezzi, di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla realtà e sui diritti che spettano a questi popoli, cerca di denunciare le violazioni dei diritti umani perpetrate ai loro danni e di dare cosi voce a queste minoranze che spesso non trovano il modo per far sentire la loro protesta e il loro grido di libertà e di giustizia. Tramite interventi diretti presso governi e parlamenti l'Associazione cerca di influire sulle decisioni politiche dei governi occidentali. Con la rivista Bedrohte Völker (Pogrom), con i suoi rapporti sui diritti umani ed altre pubblicazioni, con manifestazioni pubbliche, veglie o conferenze l'associazione cerca di gettare luce su quei contesti internazionali dove avvengono le violazioni dei diritti dei popoli minacciati. Oltre a questo lavoro di sensibilizzazione, l'Associazione svolge anche un'intensa azione culturale per far conoscere le culture delle minoranze nel mondo, anche in collaborazione con la Biblioteca Culture del Mondo. Inoltre l'Associazione offre talvolta anche aiuto materiale finanziario a comunità e organizzazioni di popoli minacciati. L'Associazione non ha colore politico o veste ideologica, ed ha uno stato consultivo presso l'ONU, che le permette di avere il diritto di parola alle Conferenze internazionali, cosa che favorisce il dialogo tra l'ONU e questi popoli. La Gesellschaft für bedrohte Völker lavora in diversi paesi, tra cui Germania, Italia (Sudtirolo), Francia, Svizzera, Austria, Lussemburgo e Bosnia-Erzegovina; la sezione del Sudtirolo cura il settore "Minoranze etniche in Europa". Per conoscere meglio l'Associazione e le sue attività, si consiglia la visione del suo sito.