giovedì 26 agosto 2010

Per l'ONU l'acqua è un diritto umano essenziale

In mesi in cui in Italia c'è stata una forte mobilitazione contro una legge del Governo che spinge verso la privatizzazione dell'acqua, l'ONU ha approvato, lo scorso 28 luglio, una risoluzione importante in cui viene affermato che l'accesso all'acqua potabile e le condizioni igieniche necessarie per una vita sana sono diritti essenziali per lo sviluppo della vita umana. Si tratta di una risoluzione presentata da una ventina di stati di diversi continenti, molti dell'America Latina, e approvata da 122 stati, mentre gli astenuti sono stati 41 e non ci sono stati voti contrari. Qui è possibile leggere la risoluzione approvata, in 6 lingue diverse. Come si sa, spesso le risoluzioni dell'ONU poi vengono disattese dalle politiche dei governi nazionali, ma il fatto che d'ora in poi le popolazioni e le associazioni di tutto il mondo possano rifarsi a questa risoluzione per la difesa del diritto all'acqua, rappresenta un passo importante verso l'affermazione del principio secondo cui l'acqua è un bene pubblico cui tutti devono avere accesso, senza alcuna discriminazione. L'acqua va garantita a tutti, come bene primario sia per dissetarsi sia per mantenere un livello adeguato di igiene personale.

giovedì 5 agosto 2010

Anche facendo la spesa si può aiutare il popolo palestinese

Entrando nei nostri supermercati, è possibile trovare dei prodotti che vengono dai territori palestinesi occupati militarmente da Israele, e che quindi sono illegali, secondo molte risoluzioni e convenzioni internazionali, come spiegato in questa pagina. Questi prodotti di cui si parla sono per esempio quelli di Agrexco, una società partecipata anche dal governo israeliano, che produce ed esporta in tutto il mondo, e soprattutto in Europa, prodotti agricoli, prodotti agricoli che vengono anche dai territori occupati; la Agrexco infatti commercializza il 60-70% di tutti i prodotti provenienti dalle colonie israeliane; tra i brand noti di Agrexco vi sono Carmel, Coral e Alesia. Contro la commercializzazione dei prodotti Agrexco è sorto da diversi mesi tutto un movimento di sensibilizzazione a livello mondiale, presente anche in Italia con una rete che si chiama Stop Agrexco Italia, che è nata nell'ottobre del 2009 e che vede la partecipazione di decine di associazioni, tra cui Pax Christi Italia, Un Ponte Per, la Cgil, e tante altre ancora. Inizialmente, in seguito a questa spinta dalla società civile, la Coop aveva annunciato che aderiva allo stop della commercializzazione dei prodotti Agrexco, salvo poi tornare sui suoi passi, dopo l'accusa di antisemitismo lanciata da alcuni media. E vi sono anche tanti israeliani che, in tutto il mondo, hanno deciso di aderire a questa iniziativa, come segno di lotta per la difesa dei diritti umani del popolo palestinese; una di questi è la giornalista israeliana Amira Hass, che in quest'articolo spiega bene come nel fare la spesa si possa fare la propria parte a difesa dei palestinesi e contro l'occupazione israeliana. Andando sul sito di Stop Agrexco Italia si può rimanere aggiornati sullo stato delle varie iniziative promosse dalla rete e si può aumentare il proprio livello di conoscenza di alcuni prodotti presenti nei nostri supermercati, per sapere cosa comprare e cosa no.