giovedì 28 ottobre 2010

Il 13 Novembre tutti in piazza per la gestione pubblica dell'acqua in Lombardia

L'appuntamento è per sabato 13 novembre in Piazza Duca D'Aosta a Milano dalle ore 10 alle ore 13. Il motivo della manifestazione è quello di chiedere al Consiglio della Regione Lombardia di non approvare un progetto di legge che è volto ad applicare il cosiddetto Decreto Ronchi sulla privatizzazione dell'acqua e che, se approvato, rischierebbe di far passare la gestione dell'acqua e dei servizi idrici lombardi nelle mani dei privati. La manifestazione è stata organizzata dal Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica, e vedrà la partecipazione, in primis di tutti i cittadini lombardi che non vogliono che l'acqua diventi oggetto di profitto per pochi a scapito dei cittadini, e poi, dei consiglieri regionali e dei sindaci lombardi che sono contro questo progetto di legge. Purtroppo tale iniziativa legislativa del Consiglio Regionale lombardo arriva dopo che, nella raccolta firme per mantenere la gestione pubblica dell'acqua, ben 237.000 lombardi sono andati a firmare, sul milione e 400 mila di italiani che hanno firmato, e dopo che, nel passato, già cittadini e comuni s'erano ribellati a proposte di legge regionali che spingevano verso la privatizzazione dell'acqua, come la n. 21/1998 e la n. 18/2006; contro quest'ultima la delibera di ben 144 consigli comunali della Lombardia aveva importo al Consiglio Regionale la modifica della legge per reintrodurre l'affidamento dei servizi idrici ad aziende pubbliche. Tra l'altro molte attuali gestioni pubbliche dell'acqua in Lombardia sono virtuose e vengono prese a modello, sia in Italia che in Europa, per cui non si vede proprio la necessità di cambiare. Quindi il 13 Novembre tutti in piazza a Milano per la difesa dell'acqua pubblica in Lombardia; qui potete leggere il volantino della manifestazione.

giovedì 21 ottobre 2010

Stop ai sacchetti di plastica: forse dal 1° gennaio 2011 sarà effettivo

Ho pubblicato qualche settimana fa sul blog un post dove parlavo della petizione promossa da Legambiente per chiedere che il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili fosse reso effettivo dal 1° gennaio 2011 e non fosse rimandato nel tempo. Ebbene, sembra che cosi effettivamente sarà. Il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente ha infatti reso noto che è intenzione del governo italiano rispettare la scadenza del 1° gennaio 2011. Si tratta di un passo importante per continuare a camminare sulla via della riduzione dei rifiuti non biodegradabili e della raccolta differenziata. Adesso speriamo che alle parole facciano seguito i fatti e che effettivamente dal primo giorno dell'anno prossimo non siano più in giro i sacchetti di plastica non biodegradabili. Nel frattempo si deve lavorare per recuperare e smaltire i sacchetti di plastica che sono ancora in giro.

giovedì 14 ottobre 2010

L'Osservatorio TG, per capire cosa dicono e cosa non dicono i telegiornali italiani

Si chiama Osservatorio TG ed è gestito da Reporter senza rete. E' un gruppo di persone che ogni giorno guardano i principali telegiornali italiani e fanno un'analisi su quello che dicono, quello che non dicono, sul tempo dedicato alle singole notizie e sul modo con cui esse vengono date. Il frutto quotidiano del lavoro dell'Osservatorio lo si può trovare ogni giorno sul sito di Articolo 21, e comprende 3 file audio contenenti rispettivamente l'osservatorio, l'analisi e il commento dei TG del giorno precedente; l'analisi la si può leggere anche sulla pagina web del sito e in formato pdf. Questo osservatorio può essere uno strumento prezioso per capire diverse cose sul mondo dell'informazione televisiva in Italia. Si può capire quali notizie i TG considerano "da trasmettere" e quali no, cosa ritengono più importante, il livello di completezza delle informazioni date, sui singoli fatti e complessivamente, il livello di oggettività nella descrizione delle notizie, e anche il grado di influenzamento politico subito dai singoli TG. Particolarmente interessante è la parte di osservatorio dedicata alle notizie non date, come quella del 54° suicidio in carcere avvenuto il 12 ottobre scorso.

giovedì 7 ottobre 2010

5 comuni italiani premiati per progetti di energia rinnovabile

Ogni anno a Bolzano si tiene Klimaenergy, una fiera sulle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici. E ogni anno in questa occasione si assegna un premio, il Klimaenergy Award, ai comuni italiani che si sono distinti per progetti volti al risparmio energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. A vincere il premio 2010 sono stati il comune di Dobbiaco, a Bolzano, e di Santa Luce, a Pisa, per la categoria dei comuni al di sotto dei 20.000 abitanti, Pisa e Sassuolo, per la categoria dei comuni che hanno dai 20.000 ai 150.000 abitanti, e il comune di Torino, per la categoria dei comuni con più di 150.000 abitanti. Le motivazioni della scelta di questi comuni si possono trovare nella pagina del sito di Klimaenergy dedicata al premio, nella sezione Press News, in basso a destra nella pagina. Il Klimaenergy Award si pone l'obiettivo di segnalare esempi virtuosi in tutta Italia per sottolineare l'importanza degli enti locali per la promozione dell'energia rinnovabile nel nostro paese, per evidenziare come spesso progetti di energia rinnovabile vogliano anche dire sviluppo economico per il territorio su cui vengono realizzati, e per sensibilizzare sul rispetto delle risorse locali che spesso viene assicurato da progetti energetici basati su fonti rinnovabili.