lunedì 25 maggio 2015

Open-Cooperazione, il sito per la trasparenza delle ONG

Si chiama Open-Cooperazione ed è il nuovo sito nato dalla collaborazione del blog Info-cooperazione.it e dall'associazione Action Aid per promuovere la trasparenza delle ONG impegnate nella cooperazione internazionale e negli aiuti umanitari. Sul nuovo sito infatti ogni associazione che opera in questo campo potrà pubblicare i propri dati, comunicare come e dove vengono impiegati gli aiuti mandati dai donatori, fare luce sulla propria organizzazione interna e rendere noto come intende rendere il più efficace possibile la gestione degli aiuti che arrivano. I gestori del sito Open-Cooperazione immetteranno tutti questi dati e queste informazioni comunicate dalle associazioni in un database che si spera si arrichisca di giorno in giorno, e sarà in grado, se ci sarà la collaborazione delle associazioni, di offrire a tutti gli utenti una fotografia sempre aggiornata della vita della cooperazione internazionale in Italia, con grafici, mappe e infografiche che faciliteranno la lettura dei dati e delle informazioni da parte degli utenti.

martedì 19 maggio 2015

John Mpaliza, il Peace Man Walking

Lui è un ingegnere informatico di Reggio Emilia, è un cittadino italiano, ma è originario della Repubblica Democratica del Congo. Ed è in questo paese che dal 1996 è in corso una guerra, una guerra economica, dovuta principalmente allo sfruttamento delle risorse minerarie di cui è ricco questo paese africano; in particolare lo sfruttamento delle riserve di coltan, il materiale che serve per produrre cellulari, smartphone, tablet e altri apparecchi elettronici ancora. Questa guerra ha finora fatto circa 8 milioni di morti e ha toccato personalmente anche lui, questo ingegnere informatico, in quanto in questa guerra ha visto morire suo padre e rapire sua sorella. E allora questa persona ha deciso di fare qualcosa per tenere alta l'attenzione dell'Italia e di tutta l'Europa sulla guerra nella Repubblica Democratica del Congo. Non avendo altri mezzi che le sue gambe, come è solito dire, questa persona ha deciso, nel 2010, che ogni estate fa una marcia a piedi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave situazione del proprio paese d'origine. E' per questo che questa persona, che si chiama John Mpaliza, in realtà viene chiamato The Peace Man Walking, un uomo in cammino per la pace. Tra le sue marce, la Reggio Emilia-Santiago de Compostela, nel 2010, la Reggio Emilia-Roma, del 2011, dove ha incontrato alcuni parlamentari italiani, la Reggio Emilia-Bruxelles, del 2012, dove John ha chiesto all'Europa di essere più attenta e concreta verso i paesi africani dove c'è guerra e crisi, la Reggio Emilia-Verona, del 2013, e la Reggio Emilia-Reggio Calabria, del 2014. E quest'anno la marcia di John arriverà fino ad Helsinki, sempre partendo da Reggio Emilia. Sempre tutto a piedi, facendo decine di km al giorno. John cammina sempre, con il freddo e con il caldo, con il sole e con la pioggia, e durante il suo cammino, con il suo zaino e la sua chitarra, incontra tanta gente, come è successo a Mantova alcuni giorni fa; incontra studenti, insegnanti, amministratori locali, organizzazioni non governative, e a tutte queste persone racconta del suo Paese e della sua guerra, e fa capire come tutti possano contribuire a migliorare la situazione della Repubblica Democratica del Congo, anche i cittadini comuni che non hanno alte responsabilità politiche, magari comprando meno cellulari, o magari comprando elettrodomestici solo da imprese che non acquistano minerali in zona di guerra e che rispettano i lavoratori, o magari ancora attraverso un uso responsabile e parsimonioso di tutta la strumentazione elettronica che siamo soliti usare ogni giorno. Questo è il messaggio di John: contribuire a portare la pace nella Repubblica Democratica del Congo, con il proprio stile di vita e con le azioni concrete che ciascuno può fare a seconda delle responsabilità e del ruolo sociale che ha.

martedì 12 maggio 2015

In Burundi scontri pericolosi tra opposizione e governo

Solo 10 anni fa il Burundi ha posto fine, con gli accordi di Arusha, a una guerra civile durata per ben 10 anni; e oggi un nuovo motivo ha fatto insorgere scontri pericolosi tra l'opposizione e il governo e la polizia locale. Questo motivo è la ricandidatura, per un terzo mandato, dell'attuale presidente del Burundi Pierre Nkurunziza. Perché questa decisione ha fatto scendere in piazza migliaia di manifestanti che si oppongono alla ricandidatura? Perché proprio gli accordi di Arusha, con cui è stata anche scritta la nuova costituzione del paese, vietano a un presidente di fare più di due mandati. Quindi i manifestanti vogliono difendere la costituzione per evitare nuove dittature, mentre il presidente Nkurunziza giustifica la propria decisione dicendo che nel 2005 egli era già in carica quando sono stati firmati gli accordi di pace. A fine aprile sulla vicenda è intervenuta la Corte Costituzionale del Paese, che ha dato ragione al presidente attuale, affermando che nel 2005 Nkurunziza è stato eletto dal Parlamento e non dal popolo come avviene oggi, per cui è legittima la sua ricandidatura. Ma su questa decisione della Corte Costituzionale aleggiano le voci di minacce fatte ai giudici da alcune persone vicine al presidente, e la fuga all'estero di 4 dei 7 giudici della Corte Costituzionale farebbe propendere per credere alle minacce. Dopo le proteste dei giorni passati il governo ha arrestato centinaia di manifestanti e fatto un giro di vite sui media, chiudendo le radio indipendenti. Intanto purtroppo sono decine già le vittime degli scontri e decine di migliaia i cittadini del Burundi che hanno già deciso di lasciare il Paese. Si spera che prima del 26 giugno, giorno previsto per le elezioni presidenziali, si possa arrivare a una decisione che eviti il deteriorarsi della situazione e che salvaguardi la pace in questo Paese africano.
il rinnovo del mandato presidenziale per cinque anni tramite suffragio universale diretto non rappresenta una violazione della Costituzione”. L’argomento usato dal presidente per ricandidarsi, a quanto pare accolto dai giudici, è che nel 2005 fu eletto capo di Stato dal Parlamento e non in elezioni dirette, quindi quel mandato non conterebbe. - See more at: http://nena-news.it/burundi-la-corte-dice-si-a-nkurunziza-opposizione-e-golpe/#sthash.Zl2S2fka.dpuf
il rinnovo del mandato presidenziale per cinque anni tramite suffragio universale diretto non rappresenta una violazione della Costituzione”. L’argomento usato dal presidente per ricandidarsi, a quanto pare accolto dai giudici, è che nel 2005 fu eletto capo di Stato dal Parlamento e non in elezioni dirette, quindi quel mandato non conterebbe. - See more at: http://nena-news.it/burundi-la-corte-dice-si-a-nkurunziza-opposizione-e-golpe/#sthash.Zl2S2fka.dpuf
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il rinnovo del mandato presidenziale per cinque anni tramite suffragio universale diretto non rappresenta una violazione della Costituzione”. L’argomento usato dal presidente per ricandidarsi, a quanto pare accolto dai giudici, è che nel 2005 fu eletto capo di Stato dal Parlamento e non in elezioni dirette, quindi quel mandato non conterebbe. - See more at: http://nena-news.it/burundi-la-corte-dice-si-a-nkurunziza-opposizione-e-golpe/#sthash.Zl2S2fka.dpuf
il rinnovo del mandato presidenziale per cinque anni tramite suffragio universale diretto non rappresenta una violazione della Costituzione”. L’argomento usato dal presidente per ricandidarsi, a quanto pare accolto dai giudici, è che nel 2005 fu eletto capo di Stato dal Parlamento e non in elezioni dirette, quindi quel mandato non conterebbe. - See more at: http://nena-news.it/burundi-la-corte-dice-si-a-nkurunziza-opposizione-e-golpe/#sthash.Zl2S2fka.dpuf

martedì 5 maggio 2015

A Ostia una spiaggia di legalità e socialità

E' stata inaugurata recentemente e si chiama Spiaggia Libera - S*P*Q*R. E' una spiaggia  un po' particolare perché innanzitutto è stata data in gestione dal comune di Roma a Libera, l'associazione che da anni combatte contro mafie, corruzione e criminalità organizzata, e a Uisp, l'Unione Italiana Sport per tutti, e questo per rendere questo spazio un luogo dove, attraverso le attrezzatture per lo sport e la promozione di attività sociali, sportive e culturali, tra cui attività formative sulla legalità, dibattiti e attività ludiche, offrire ai cittadini, non solo di quel territorio, ma di tutta Italia, uno spazio libero e gratuito, fruibile da tutti dalla mattina alla sera, 365 giorni all'anno, per fare esperienze di legalità e socialità. E' proprio questo un aspetto molto importante di questa iniziativa, la decisione di una gestione pubblica di una risorsa del territorio come bene comune e come opportunità gratuita per tutti, perché ciò, secondo Libera e Uisp, è un modo molto importante per contrastare malaffare, criminalità e illegalità, ossia considerare il territorio come bene comune, anteponendo questo aspetto a spezulazioni e privilegi di pochi. A partire dal mese di luglio la Spiaggia Libera - S*P*Q*R diventerà anche un luogo di incontro tra i giovani di quel territorio con i giovani di tutta Italia che parteciperanno a E!State Liberi, i campi di volontariato che Libera organizza a livello nazionale. Ma non ci saranno solo giovani sulla Spiaggia Libera - S*P*Q*R, perché quest'ultima è infatti un luogo attrezzato anche per anziani e disabili, anche grazie alla collaborazione dello Spi Cgil Centro ovest litoranea, perché proprio tutti, nel rispetto dell'ambiente, possano fruire gratuitamente di un bene comune.