giovedì 26 maggio 2011

I Mercati del Contadino, o Farmers Market, per fare la spesa dal contadino vicino di casa

A livello internazionale si chiamano Farmers Market, in Italia sono chiamati anche Mercati del Contadino, e sono quei mercati in cui si fa la spesa direttamente dai produttori di frutta, verdura, formaggio, uova, carne, vino, riso e altri prodotti ancora. Il motivo per cui sono nati è quello favorire l'incontro diretto e non mediato tra i piccoli produttori di ogni regione con gli abitanti di quella regione che hanno bisogno dei prodotti venduti da quei produttori. Il fatto di fare la spesa direttamente dai produttori consente molto spesso prezzi più bassi rispetto a quelli che si trovano nei supermercati o nei negozi specializzati, e promuove un rapporto più umano tra venditore e acquirente; il venditore è il produttore stesso che quindi quando vende qualcosa ci mette la sua faccia, e l'acquirente ha un rapporto diretto con il produttore in caso di dubbi, problemi o anche soddisfazioni da condividere nel fruire dei prodotto scelti. I Mercati del Contadino vogliono quindi essere non solo luoghi di acquisto, ma anche luoghi di incontro, dove l'azione dell'acquistare può non essere più solo un atto "funzionale", ma anche un azione "sociale" e piacevole. Altri vantaggi dei Mercati del Contadino sono il fatto che si evita il trasporto di prodotti su lunghe distanze e si diminuisce cosi traffico e inquinamento, un maggiore controllo da parte degli acquirenti dei prodotti acquistati, la riscoperta del proprio territorio e delle sue attività produttive e il rispetto della stagionalità dei prodotti e il risparmio di energia, dal momento che nei Mercati del Contadino si trovano principalmente prodotti di stagione, mentre quelli fuori stagione richiedono consumi molto elevati di energia. Per trovare i Mercati del Contadino più vicini a casa propria, è possibile andare sul sito www.mercatidelcontadino.it e fare la ricerca dei mercati a sé più vicini su questa pagina; sul sito poi per gli acquirenti si possono trovare altre informazioni utili per fare spese sempre più consapevoli, e per i produttori c'è modo di entrare in contatto con i Mercati del Contadino per entrare anch'essi in questa rete.

venerdì 20 maggio 2011

Altre Città Equosolidali nel nostro paese

Dell'iniziativa Città Equosolidali ne avevo parlato quasi un anno fa, e oggi ne riparlo perché l'iniziativa sta andando avanti e ad essa hanno aderito altri comuni. Gli ultimi in ordine di tempo sono Forlì, Lecco e Pieve di Cento, e oggi le città equosolidali in Italia sono più di 40. Si tratta di città che si sono impegnate quindi non solo a sensibilizzare i propri cittadini ad acquistare prodotti equo-solidali presso i negozi e le botteghe che li vendono, ma anche a far uso esse stesse, nei propri uffici e nelle proprie attività, dei prodotti equo-solidali. Lo scopo dell'iniziativa è proprio quello di unire cittadini comuni e pubblica amministrazione in uno sforzo comune per diffondere l'utilizzo di prodotti equo-solidali sul proprio territorio, dando cosi vita a un'impegno capillare su tutto il territorio nazionale. L'idea di chiedere proprio alle amministrazioni locali di dare per primi l'esempio è centrale nella proposta di Città Equosolidali e rappresenta una novità importante nel panorama del commercio equo-solidale; senza dimenticarsi che dietro alle amministrazioni locali ci sono sempre singole persone, che fanno la scelta di iniziare a dare subito il loro contibuto concreto per cambiare i meccanismi economici della nostra società, senza aspettare che altri lo facciano al posto loro; è proprio questa partecipazione personale che ha fatto, e che continuerà a fare, la storia del commercio equo-solidale.

giovedì 12 maggio 2011

Terra di tutti Film Festival, il cinema dedicato ai temi sociali

Si chiama Terra di tutti Film Festival ed è un concorso cinematografico che ogni anno, dal 2007, raccoglie documentari, cortometraggi e mediometraggi dedicati a temi sociali e alle problematiche dei paesi più poveri del mondo. Il festival è organizzato dalle due associazioni Gvc (Gruppo di Volontariato Civile) e Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) e ad esso può partecipare chiunque abbia realizzato un lavoro cinematografico che rientra in una delle 3 categorie previste: documentari, cinema d'animazione e docufiction, che abbia una durata inferiore all'ora, e che tratti uno dei seguenti temi: lotta alla povertà, acqua come bene comune dell’umanità, valorizzazione e preservazione delle risorse naturali e delle foreste, accesso all’energia, sostenibilità energetica ed energie rinnovabili, sovranità alimentare, agricoltura sostenibile, biologica ed equo-solidale, migrazioni e sviluppo, e tratta e traffico degli esseri umani. Per quest'anno è prevista una novità, il Terra di tutti Photo Festival, ossia una sezione del concorso dedicato alla fotografia, cui possono partecipare fotografi sia professionisti che amatoriali che abbiano realizzato foto o reportage che parlano del sud del mondo. Le iscrizioni al Festival, che avrà luogo dal 6 al 9 ottobre di quest'anno, sono aperte fino al 15 maggio. Per chi volesse partecipare, questo è il sito del Festival, dove è possibile consultare il regolamento completo.

giovedì 5 maggio 2011

Le banane biologiche certificate Faitrade che vengono dal Perù

Hanno lavorato anni e anni per coltivare le loro banane biologiche e per fare di questo lavoro la propria fonte di sostentamento principale. Da qualche settimana, i piccoli produttori della cooperativa APBOSMAM, acronimo che sta per Asociación de Productores de Banano Orgánico Sector El Monte y Anexos Mallaritos, della zona di Mallaritos, nella provincia di Piura, in Perù, sono riusciti anche a iniziare un'attività di esportazione diretta, senza intermediari, verso l'Italia, attraverso i canali del commercio equo e solidale. La realtà italiana che ha reso possibile ciò è la OrganicSur, un'azienda bolognese del settore. Ora quindi in Italia sarà possibile trovare e comprare anche queste banane biologiche, sapendo che esse seguono logiche di produzione e di distribuzione tipiche del commercio equo e solidale, e che il ricavato della vendita delle banane contribuisce anche a supportare progetti di sviluppo educativo e ambientale intrapresi dalla cooperativa peruviana. In questo video, in spagnolo, è possibile ascoltare alcuni protagonisti della cooperativa raccontare la loro esperienza e vedere alcune immagini sulla partenza del primo container di banane alla volta dell'Italia. Per ricevere informazioni invece su dove si possono trovare e acquistare queste banane peruviane, si consiglia di contattare Fairtrade Italia o Organicsur.