giovedì 25 gennaio 2007

World Social Forum Nairobi 2007

Oggi si chiude il World Social Forum 2007 iniziato il 20 gennaio a Nairobi, in Kenia.
Non è facile capire qui dall'Italia come è andata a Nairobi, dal momento che poco spazio è stato dedicato a questo evento sui nostri mass media.
Per fortuna c'è la rete, che in questo come in tanti altri casi, riesce a dare voce a chi ci racconta la storia dal campo e non ha accesso alle multinazionali occidentali dell'informazione.
Acqua, Aids, EPA, debito e informazione. Forse sono queste le 5 parole che potrebbero essere usate come titoli del WSF di Nairobi.
Acqua. Su 1,2 miliardi di persone che ufficialmente non hanno accesso all'acqua potabile, 400 milioni sono africane. Ogni tanica d'acqua costa a un abitante della periferia di Nairobi quasi 5 centesimi di euro, mentre nelle ville del quartiere residenziale ricco della città arriva l'acqua a un costo inferiore. L'accesso all'acqua è un diritto su cui il mondo in futuro rischia grosso.
Aids. Nel centro di Nairobi ci sono pochi bambini di strada, perché il governo ha ripulito il centro. In periferia continuano ad aumentare, genitori malati e poveri non hanno altra scelta. E loro, i bambini, sniffano colla per non sentire la fatica intollerabile di vivere.
EPA. I rappresentanti di 3 associazioni dei contadini del continente africano (Roppa, Propac, Eaff), a nome di 160 milioni di agricoltori, hanno chiesto una moratoria di 20 anni degli EPA, gli accordi di partnerariato economico tra Europa e Africa, che dovrebbero aprire il mercato africano a tutti i prodotti europei abbattendo ogni dazio doganale. I danni di questi accordi per il solo Kenya sarebbero di circa 300 milioni di dollari in un solo anno e costringerebbe i contadini africani a subire una concerrenza sleale di prodotti europei sovvenzionati, senza avere finanziamenti e strutture adeguate per competere.
Debito. Una buona notizia. L'Italia toglie 44 milioni di euro di debito al Kenya e accetta un'azione di monitoraggio della società civile.
Informazione. Emiliano Bos, giornalista dell'agenzia Misna, chiede alle Nazioni Unite un diritto all'informazione critica e alternativa, quella che spesso esprime la reale situazione della popolazione. In questo Internet può aiutare, ma forse non basta.
Ho letto che per accedere al social forum bisogna pagare, 55 centesimi di euro (prezzo inaccessibile per tanti abitanti delle baraccopoli di Nairobi); giovani kenyani hanno protestato per questo. La domanda sorge spontaneamente: perché in un'assemblea in cui si parla di accesso universale ai diritti e beni fondamentali per la persona, si fa una selezione basata sul reddito?
Ma anche questo aspetto oscuro non può offuscare il grande merito del WSF 2007: aver dato voce agli africani che soffrono stando in mezzo a loro per una settimana.

venerdì 12 gennaio 2007

Moldova

Ho avuto la possibilità di leggere su un opuscolo inviatomi dalla Caritas della difficile situazione economica della Moldova. Penso che ai più la Moldova risulti essere un paese sconosciuto; quindi in pochi sapranno che questo è il paese più povero d'Europa e che l'80% della sua popolazione è costretta a vivere con meno di 1 euro al giorno. I salari più alti, come possono essere quelli di un medico o di un docente universitario, non riescono a superare i 120 euro mensili.
A causa delle ristrettezze economiche tante moldave e tanti moldavi per sopravvivere sono costretti ad emigrare, spesso lasciando soli i propri bambini: ogni giorno un bambino di età inferiore ai 7 anni è abbandonato a causa della disgregazione della sua famiglia portata dalla povertà.
In questo contesto la Caritas Ambrosiana, in collaborazione con la Missione Sociale Diaconia, ha lanciato il progetto "Verso l'indipendenza" finalizzato all'apertura di un appartamento sociale per ospitare i bambini orfani o quelli di famiglie in profonde difficoltà economiche.
Se volete approfondire e/o dare una mano questo è il link: http://www.caritas.it/Documents/10/2470.html

giovedì 11 gennaio 2007

Saldi

Per non rimanere delusi se non si è ancora trovato il capo scontato, ecco il calendario dei saldi 2007 per regione (fonte: www.confcommercio.it)

Abruzzo: 8 Gennaio - 21 Febbraio
Basilicata: 7 Gennaio - 7 Marzo
Calabria: 15 Gennaio - 28 Febbraio
Campania: 5 Gennaio - 18 Marzo
Emilia Romagna: 7 Gennaio - 7 Marzo
Friuli Venezia Giulia: 9 settimane dal 6 Gennaio al 31 Marzo
Lazio: 13 Gennaio - 22 Febbraio
Liguria: decidono i comuni
Lombardia: 7 Gennaio - 7 Marzo
Marche: 6 Gennaio - 1 Marzo
Molise: 15 Gennaio - 28 Febbraio
Piemonte: 1 Gennaio - 31 Marzo
Puglia: 7 Gennaio - 28 Febbraio
Sardegna: 8 Gennaio - 8 Marzo
Sicilia: 7 Gennaio - 10 Marzo
Toscana: 7 Gennaio - 7 Marzo
Umbria: 7 Gennaio - 7 Marzo
Valle d'Aosta: 10 Gennaio - 31 Marzo
Veneto: 7 Gennaio - 28 Febbraio
Bolzano: 8 Gennaio - 17 Febbraio
Trento: 7 Gennaio - 28 Febbraio

Buon risparmio a tutti.

Altro dittatore altra pena

Oggi, fonte Misna (www.misna.org), l'ex dittatore etiope Menghistu Haile Mariam è stato condannato all'ergastolo dall'Alta corte federale di Addis Abeba per crimini di genocidio commessi durante il periodo del cosidetto "Terrore Rosso" nel 1977-78.
Un modo diverso per fare giustizia nei confronti di un popolo oppresso in passato da un feroce dittatore.

Per una nuova globalizzazione

Ciao a tutti,

recentemente ho letto l'ultimo libro di Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'economica nel 2001, "La globalizzazione che funziona".
Mi è parso un libro molto stimolante che coniuga l'ottimismo sulle potenzialità positive intrinseche al processo di globalizzazione con il realismo circa la necessità di un netto cambio di rotta nel modo di condurre questo processo, perché quello adottato fino ad ora non fa altro che aumentare i problemi di quei paesi che invece dovrebbero trarre più benefici dalla globalizzazione, e cioé i paesi più poveri del mondo.
Alla fine del libro l'Autore elenca quelli che secondo lui sono i cambiamenti più urgenti:
1. Cambio del sistema di voto presso il FMI e la Banca Mondiale cercando di dare maggior peso ai Paesi in via di sviluppo.
2. Cambiare la rappresentanza all'interno dei due organismi mondiali su citati coinvolgendo anche i ministri non economici.
3. Adottare principi di rappresentanza che diano più garanzie ai Paesi in via di sviluppo.
L'Autore chiede altresi 7 riforme per velocizzare il cambio di rotta:
1. Maggior trasparenza degli organismi di governance mondiale.
2. Miglioramento delle norme che regolano i conflitti di interesse.
3. Possibilità per tutti di avere voce in capitolo sulle grandi decisioni che ricadono sul futuro del nostro pianeta
4. Possibilità per i Paesi in via di sviluppo di partecipare ai processi decisionali.
5. Far rispondere del loro operato le istituzioni internazionali.
6. Introduzione di procedimenti giudiziari più efficaci
7. Far rispettare a tutti le leggi internazionali

A tutti voi l'augurio di poter approfondire questi punti nella lettura di tutto quanto il libro.
ciao

ergo