giovedì 25 agosto 2011

Proteste in Cina: a Guangzhou in piazza contro il segretario del partito comunista locale

Anche in Cina avvengono molte manifestazioni di protesta o di dissenso; anche in Cina la gente talvolta scende in piazza per rivendicare i propri diritti o per protestare contro abusi e ingiustizie. Sul sito di Asianews viene riportato un dato significativo: nel 2009 ci sarebbero state in tutta la Cina circa 90.000 proteste di massa, in crescita rispetto alle 80.000 del 2007. Ma molto spesso di queste manifestazioni e proteste non si sa nulla, sia in Cina che all'estero, a causa della forte censura del governo cinese. Una delle ultime manifestazioni importanti di protesta è avvenuta nei giorni scorsi a Guangzhou, dove centinaia di abitanti locali sono scesi in piazza, alcuni davanti al municipio della città, altri sulla strada statale n. 106 vicino a Wanggang, per chiedere indagini giudiziarie contro il funzionario del partito comunista del villaggio di Wanggang, distretto di Baiyun a Guangzhou; il funzionario, Li Zhilang, è sospettato di corruzione e peculato. La polizia cinese è intervenuta immediatamente per sciogliere la manifestazione, sequestrando gli striscioni con cui le persone protestavano e portando via, sembra, 2 dimostranti; dimostranti che, forse, hanno scelto proprio i giorni scorsi per dimostrare contro Li Zhilang per approfittare della presenza dei media impegnati sul posto per la cerimonia di chiusura delle Universiadi a Shenzhen. E' proprio l'attenzione sui media che spesso rimane l'ultima carta da giocare per ottenere giustizia per tanti abitanti cinesi, dato che la magistratura e tutte le autorità superiori che dovrebbero salvaguardare i diritti della popolazione sono tutte organi controllati dall'unico partito di governo. Ma il vento della libertà e della giustizia, intanto, soffia anche in Cina.

giovedì 4 agosto 2011

Pace in bici, contro le armi nucleari e per un futuro di pace

Dal 6 al 9 agosto si terrà la terza edizione di Pace in bici, un'iniziativa ideata dai Beati i costruttori di pace per ricordare i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e per chiedere con una biciclettata l'abolizione delle armi nucleari dal nostro pianeta e un impegno più forte e concreto per la pace nel mondo. Il 6 agosto ricorrerà quest'anno il 66° anniversario del bombardamento di Hiroshima e proprio quel giorno i partecipanti inizieranno a pedalare da Rovigo per la loro marcia simbolica, che terminerà il 9 agosto, anniversario del bombardamento di Nagasaki, ad Aviano. Pace in bici vuole essere un modo per stimolare la partecipazione dei cittadini nelle azioni di pressione sui governi del mondo intero perché si arrivi a una convenzione che metta al bando sia la produzione che l'uso delle armi atomiche, ancora presenti in più di 20.000 unità nel mondo; è infatti convinzione profonda degli organizzatori di questo evento, che solo una forte pressione della società civile possa convincere i paesi ancora riluttanti a decidere in questo senso; per ora infatti più della metà degli stati nel mondo si sono già espressi a favore di una convenzione contro le armi nucleari, ma ci sono ancora tanti stati che si sono espressi con parere contrario. Durante l'edizione 2011 di Pace in bici un particolare ricordo andrà anche a tutte le vittime, non solo delle armi atomiche, ma anche delle radiazione ionizzanti frutto di esperimenti e di incidenti nucleari, ma anche di diverse fasi della filiera nucleare; vittime che in giapponese si chiamano Hibakusha. Infine, con questa edizione di Pace in bici, si vuole contribuire a far si che si raggiunga quota 5.000 per quanto riguarda le città che hanno aderito all'iniziativa Mayors for Peace, voluta dall'ex sindaco di Hiroshima Akiba, riuscito a trasformare quella che era una piccola associazione di poche decine di città, vittime delle più efferate azioni belliche, in una grande associazione internazionale che ha coinvolto fino ad oggi quasi 5.000 città appunto, associazione che è ascoltata e rispettata nei maggiori consessi internazionali. Proprio con l'obiettivo di arrivare presto a superare la soglia di 5.000 città, verrà consegnato a tutti gli enti locali che saluteranno la carovana di pedalatori un messaggio di Mayors for Peace e di ICAN, la campagna per la messa al bando delle armi nucleari. Per chi fosse interessato a partecipare alla biciclettata, su questa pagina è possibile leggere il programma dell'iniziativa e trovare i riferimenti utili per chiedere ulteriori eventuali informazioni.