giovedì 29 luglio 2010

Referendum sull'acqua pubblica: avanti forte!

Grande successo per la raccolta di firme per il referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici. Sono state infatti raccolte più di 1 milione e 400 mila firme, il più alto numero di firme raccolte per un referendum in tutta la storia repubblicana del nostro Paese. Questo fiume di firme di italiani che vogliono fermamente che l'acqua rimanga pubblica, sono state consegnate lo scorso 19 luglio alla Corte di Cassazione. Il referendum dovrebbe a questo punto tenersi l'anno prossimo, e allora saranno necessari almeno 25 milioni di italiani che voteranno si per i quesiti del testo referendario. Il Comitato promotore del referendum ora chiede al Governo di disporre, con un provvedimento legislativo, la moratoria degli affidamenti dei servizi idrici previsti dal decreto sulla privatizzazione dell'acqua fino a che non si svolgerà il referendum, e altresì chiede alle amministrazioni locali di non tenere conto delle scadenze previste dallo stesso decreto, dal momento che la quantità delle firme raccolte e la velocità con cui sono state raccolte, sembra lanciare un segnale chiaro di cosa veramente vuole una parte cospicua della popolazione italiana. Tutti i movimenti per l'acqua faranno il punto ancora a settembre, quando si incontreranno in un'assemblea che si terrà probabilmente a Firenze nei giorni 18 e 19.

giovedì 22 luglio 2010

Marlon Santi e la lotta degli indigeni dell'Ecuador

In Ecuador esistono ben 3 movimenti che difendono i diritti delle popolazioni indigene: la Feini, d'ispirazione evangelica e nata intorno agli anni '90, la Fenocin, più vicina alle teorie del socialismo marxista, e la Conaie, che è meno vincolata a un'ideologia o a una fede religiosa, ma che cerca di difendere la vita in tutte le sue forme nei territori abitati dagli indigeni. A sua volta, la Conaie ha una struttura federale che raggruppa nelle diverse regioni del paese diverse associazioni: la Conaice sulla costa, l'Ecuarunari sulla Sierra, e il Confeniaie nelle regioni amazzoniche. Il leader della Conaie si chiama Marlon Santi, che viene dalla comunità indigena di Sarayaku. Con la sua comunità in passato ha portato avanti, e vinto, lotte importanti per la salvaguardia del suo popolo e della loro terra, come quella con cui ha respinto i tentativi di trivellazione e di accaparramento della terra da parte della Chevron e della CGC (Compagnia Generales Combustible), società petrolifera argentina, la cui vicenda viene raccontata nei dettagli in questa intervista. Marlon Santi ha vissuto, a causa delle sue battaglie, anche l'esperienza del carcere, e lavora molto per unire gli sforzi di autodeterminazione delle comunità indigene dell'America Latina; il suo movimento fa parte infatti del movimento più ampio La Alianza del Condor y del Aguila, che unisce le diverse realtà associative degli indigeni dell'America Latina per il riconoscimento dei loro diritti. Gli obiettivi del movimento di Marlon Santi, la Conaie, sono sostanzialmente 4, come spiega bene in questa intervista, in inglese: difendere la terra degli indigeni, la Pachamama, da qualsiasi tentativo di estrazione di materie prime, considerata dagli indigeni come dannosa per l'equilibrio della terra e per gli equilibri sociali del posto; lottare per liberare l'acqua dagli interessi privati, per riportarla pubblica e per poterne fare un uso più democratico; arrivare al riconoscimento delle comunità indigene come forme di governo locale, dotate del potere di decidere sul loro territorio e autorizzate a dialogare come istituzioni riconosciute con il governo centrale; portare il governo centrale dell'Ecuador a rispettare gli accordi internazionali sulla difesa delle comunità indigene. Per ulteriori approfondimenti, questo è il canale video del Conaie.

giovedì 15 luglio 2010

Città equosolidali, campagna per promuovere il commercio equo e solidale

Si chiama Città Equosolidali ed è una campagna che mira a impegnare comuni ed enti locali a promuovere e utilizzare essi stessi i prodotti del commercio equo e solidale, per favorire una sensibilizzazione sempre più profonda e radicata dell'importanza del commercio equo e solidale per riequilibrare gli squilibri economici che il mercato crea nel mondo, e per una diffusione sempre più capillare della circolazione di prodotti equo-solidali. La campagna è promossa da Fairtrade Transfair Italia, dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, dal Coordinamento nazionale agende 21 locali italiane, dall'Assemblea generale italiana del commercio equo e solidale, da Legambiente e da Banca Etica. Con questa inziativa si invitano Comuni ed enti locali a iniziare ad usare i prodotti equo-solidali nei loro ambienti, nelle loro mense o rinfreschi e nei distributori automatici dei loro uffici, e a prendere iniziative volte a sensibilizzare i loro cittadini sul consumo critico e solidale. A questa pagina del sito sono spiegate le varie modalità con cui comuni ed enti locali possono aderire all'iniziativa, mentre in quest'altra pagina c'è l'elenco degli enti locali che hanno già aderito.

giovedì 8 luglio 2010

I comitati dei cittadini milanesi per un altro piano di governo del territorio

Lunedi scorso, 5 luglio 2010, un gruppo di cittadini milanesi è andato davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, per chiedere un'altra idea di città rispetto a quella che emerge dal Piano di Governo del Territorio (PGT) che il consiglio comunale milanese sta discutendo e per cui c'è stata una lunga seduta proprio nella serata di lunedi. Il PGT attualmente in discussione prevede, tra le altre cose, nuove costruzioni per un totale di 23 milioni di metri cubi di cemento, una quantità pari a 220 grattacieli Pirelli, che potranno essere piazzati in tutte le aree della città. I partecipanti all'iniziativa di lunedi erano in gran parte membri dei numerosi comitati di quartiere nati a Milano in questi anni per partecipare attivamente alla vita della città e per difendere i propri interessi di cittadini. Uno dei comitati organizzatori è stato Vivi e progetta un'altra Milano, sul cui sito è possibile leggere l'appello dei comitati per la manifestazione di lunedi, l'intervento di Michele Sacerdoti, a nome della Rete dei Comitati Milanese, e altre informazioni sulle attività del comitato. Alla manifestazione hanno anche aderito docenti universitari, liberi professionisti e persone di cultura come Franca Rame, Dario Fo e Moni Ovadia. Tutti questi cittadini sono uniti nel chiedere, per il futuro di Milano, una città con meno cemento e meno profitti per pochi privati, e con più verde e più vivibilità per molti cittadini. La presenza e le iniziative dei sempre più numerosi comitati dei cittadini e azioni come quella di lunedi costituiscono un altro segnale, che si aggiunge a quello lanciato da altre realtà come Qui Milano Libera, che a Milano vi sono molti cittadini che fanno qualcosa per migliorare la situazione di questa città e che hanno capito che costruire una comunità giusta, democratica e viva è molto di più che andare a votare per scegliere i propri governanti.