giovedì 30 dicembre 2010

Stop ai sacchetti di plastica: dal 1° gennaio 2011 non sono più commercializzabili

Su questo blog avevo comunicato a settembre l'iniziativa di Legambiente per impedire che il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica, previsto a partire dal 1 gennaio 2011, venisse prorogato dal governo italiano, a causa delle pressioni degli industriali che lavorano in questo settore; a ottobre avevo pubblicato un altro post per dire che forse ce sa li sarebbe fatta a far rispettare quella scadenza, anche grazie alla raccolta firme promossa da Legambiente. Ebbene oggi c'è la buona notizia che effettivamente la scadenza del 1° gennaio verrà rispettata; dal primo giorno del 2011 non sarà più possibile commercializzare i sacchetti di plastica, e i cittadini italiani dovranno usare quelli che hanno già oppure iniziare a dotarsi di sacchetti di carta o di tessuto. Un bel traguardo, ottenuto anche grazie alle circa 100.000 firme alla petizione lanciata da Legambiente; un risultato importante, se si pensa che l'anno scorso sono state prodotte più di 260 mila tonnellate di sacchetti di plastica, con un consumo di petrolio paragonabile a quello usato per 160 mila automobili; sono numeri che fanno comprendere come un piccolo gesto di ciascuno, come quello di passare dal sacchetto di plastica a uno fatto con un materiale diverso, possa provocare grandi cambiamenti, questa volta a difesa del nostro ambiente e della nostra salute.

giovedì 23 dicembre 2010

Campagna contro la corruzione di Libera e Avviso Pubblico

Libera e Avviso Pubblico hanno lanciato, dall'8 dicembre scorso, una campagna contro la corruzione e per la restituzione alla collettività dei beni confiscati ai corrotti. Obiettivo della campagna è quello di raccogliere 1 milione e mezzo di firme da mandare al Presidente della Repubblica perché intervenga, nelle modalità che riterrà opportune, affinché il governo e il parlamento ratifichino e diano concreta attuazione ai trattati e alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie relative alla lotta contro la corruzione, e alle normative contenute nella legge finanziaria del 2007 per la confisca dei beni ai corrotti e per un loro riutilizzo socialmente utile. Coloro che desiderano firmare l'appello di Libera e Avviso Pubblico, possono farlo online, partendo da questa pagina, in uno dei 300 luoghi d'Italia adibiti alla raccolta firme, di cui si può trovare l'elenco diviso per regione qui, o in uno dei 400 negozi di Altromercato e Botteghe del Mondo presenti nel nostro paese. La campagna prende le mosse dalla situazione reale e preoccupante in cui si trova l'Italia riguardo alla corruzione, che costa ai cittadini italiani circa 50-60 miliardi di euro; la corruzione quindi priva gli italiani di risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare la qualità della loro vita e dei servizi pubblici a loro offerti, blocca l'economia in quanto soffoca la libera concorrenza e corrode la cultura democratica e civile su cui si basa il nostro stato di diritto. Su questa pagina si può leggere l'intero appello delle due associazioni promotrici dell'iniziativa e dare la propria firma.

giovedì 16 dicembre 2010

Coltivare e vendere arance in modo onesto e legale in Calabria

Rispetto dei diritti dei lavoratori, italiani e stranieri, assunzioni in regola, osservanza dei disciplinari di produzione biologica, garanzia della qualità dei prodotti trattati, un no deciso a ogni forma di collusione con 'ndrangheta e malaffare. Sembrerebbero i requisiti che ogni attività commerciale italiana dovrebbe avere, ma che purtroppo, soprattutto in alcune zone del nostro paese, spesso sono disattesi. Chi invece cerca di perseguire questi obiettivi, e per di più in Calabria, è il Consorzio Sociale GOEL, nato dall'esperienza di impegno dei membri della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace. Questo consorzio ha recentemente lanciato il progetto Goel Bio, che nasce come cooperativa agricola sociale e che opera sia nel mercato agricolo che in quello energetico. Scopo di Goel Bio è, in campo energetico, di promuovere progetti di produzione energetica sostenibili e rispettosi dell'ambiente, in campo agricolo, di raggruppare e sostenere i produttori agricoli della Locride e della Piana di Gioia Tauro, che garantiscano l'applicazione di quei requisiti citati all'inizio, riassumibili forse in 3 parole: qualità, eticità e legalità. Goel Bio punta anche alla valorizzazione dei prodotti tipici del posto e quindi alla promozione del territorio locale, e favorisce una distribuzione dei prodotti che salti i passaggi degli intermediari, per puntare a un rapporto sempre più diretto e personale tra produttore e consumatore. Ma quali sono questi prodotti "puliti" offerti da Goel Bio? Principalmente arance biologiche, di diversi tipi, e olio extra-vergine biologico. Per conoscere più da vicino il Consorzio Sociale GOEL si può visitare il sito del consorzio, mentre qui è possibile raccogliere altre informazioni sul progetto Goel Bio e sui prodotti trattati.

venerdì 10 dicembre 2010

Una suonata di campane per sostenere i diritti umani

Oggi, 10 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti umani, una ricorrenza voluta dall'ONU per ricordare la firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e per sensibilizzare in modo costante il mondo intero sull'importanza di difendere i diritti umani in ogni parte del mondo. Quest'anno, in occasione di tale ricorrenza, è stata lanciata qui in Italia anche un'iniziativa particolare: suonare in contemporanea le campane d'Italia e d'Europa per lanciare un messaggio musicale forte e armonioso a difesa dei diritti umani. A lanciare l'iniziativa è stato il Gruppo Campanari di Arrone, un paese in provincia di Terni, che alle ore 20 di oggi inizierà a suonare le campane del proprio campanile, per dare il la ad altre decine e decine di campane in giro per l'Italia e per l'Europa, di paesi e comuni che hanno aderito all'iniziativa, patrocinata dal comune di Arrone, dalla provincia di Terni, dal Consiglio Regionale dell'Umbria e da diverse associazioni. Le campane e l'arte di suonarle rappresentano, in Italia e in altri paesi, un pezzo importante di storia e di cultura; con questa iniziativa la difesa molto attuale dei diritti umani si lega a un'arte antica, come a voler sottolinerare che la sensibilizzazione e l'impegno per la difesa dei diritti umani nel mondo costituisca un'evoluzione positiva della storia e della cultura umana. Altre informazioni sull'iniziativa si possono trovare sul sito dei Campanari di Arrone.

giovedì 2 dicembre 2010

Appello per salvaguardare il controllo democratico dell'export italiano di armi

Nelle settimane scorse abbiamo rischiato che nel parlamento italiano passasse un emendamento che introduce la possibilità, per il governo, di modificare liberamente, senza il passaggio parlamentare, la legge 185/90, che invece pone il commercio italiano di armi all'estero sotto il controllo democratico del parlamento e dei cittadini, e non solo del governo. Questo emendamento, inserito all'interno della legge cosiddetta "Comunitaria 2010", che serve per ratificare una serie di disposizioni europee, mira a consentire al governo di avere dal parlamento una delega per modificare la legge, ridurre i controlli e i limiti sulle esportazioni di armamenti, e per poter quindi far crescere l'esport di armi italiane a suo piacimento, con il solito pretesto di snellire le procedure burocratiche. Contro questo emendamento s'è levata la voce critica di una parte della società civile e soprattutto di 2 movimenti italiani, la Rete Italiana per il Disarmo e la Tavola della Pace, che si impegnano costantemente per la promozione della pace e per la riduzione progressiva di tutti i tipi di armi nel mondo. Per contrastare l'approvazione di questo emendamento, questi due movimenti hanno lanciato un appello pubblico che ogni cittadino italiano può sottoscrivere e inviare a senatori e deputati della propria regione, per invitarli a non votare l'emendamento. Grazie a questa pressione di questa parte della società civile, il voto dell'emendamento, in programma per il 23 novembre scorso, è stato rinviato, ma conviene tenere alta l'attenzione sul tema per evitare che l'emendamento passi; per questo, per chi volesse aderire a questa azione e firmare l'appello, può farlo qui.