giovedì 1 marzo 2012

L'amianto fa male, anche nel sud del mondo

Segnalo questa riflessione di Fairtrade sulla recente sentenza di condanna degli imprenditori dell'azienda Eternit per le morti e i danni alla salute provocati da un'uso irresponsabile dell'amianto nel corso degli anni passati. Tale sentenza, definita storica, oltre che dare un piccolo contributo per restituire dignità e giustizia alle famiglie delle vittime dell'amianto nel piemontese, permette di prendere ancora maggiore consapevolezza sul problema del danno che l'amianto provoca alla salute degli esseri umani. E se questa consapevolezza ormai nel nostro Paese è abbastanza diffusa, purtroppo in tanti paesi del mondo, o ancora non c'è o chi ce l'ha non fa ancora abbastanza per trasformarla in azioni concrete per evitare gli stessi danni alla salute, che possono portare alla morte, per cui è scattata la condanna di Torino. In America latina, cosi come in India, ma, probabilmente, anche in tanti altri paesi del sud del mondo, l'amianto viene ancora utilizzato in case, aziende, magazzini ed edifici dove le persone di quei paesi passano ore e ore ogni giorno della loro vita. E allora è auspicabile che l'ulteriore conferma dei danni provocati dall'amianto arrivata dalla sentenza di Torino funga da stimolo ulteriore per portare e far crescere questa consapevolezza dove ancora essa non è sufficientemente forte per evitare che succeda il peggio.

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