sabato 22 dicembre 2007

Dom Flavio Cappio e la gente del Nordest brasiliano lotta per salvare il Rio Sao Francisco

Il fiume Sao Francisco, con i suoi 2700 km di lunghezza, è il terzo corso d’acqua del Brasile, e con la sua acqua garantisce la sopravvivenza di 15 milioni di persone che vivono in 5 differenti stati del Nordest brasiliano. Secondo un progetto appoggiato dal governo brasiliano, questo fiume dovrebbe a breve essere deviato in una rete di 720 km di canali, che andranno ad irrigare laghi artificiali, riserve d’acqua e fiumi in una regione colpita da una cronica siccità. Le acque che saranno deviate nei canali serviranno per il 70% all’irrigazione di grandi coltivazioni e allevamenti di gamberi, per il 26% ad uso industriale e solo il 4% a beneficio delle popolazioni delle aree rurali e urbane locali. Contro questo progetto fin dal 2005 s'è mobilitata la popolazione delle regioni bagnate dal rio Sao Francisco, guidata nella sua protesta dal francescano Dom Flavio Cappio, vescovo di Barra. La deviazione del rio Sao Francisco comporterebbe infatti una forte diminuzione dell'acqua utilizzabile per dissetare la popolazione del luogo e un duro colpo alla biodiversità della regione. Cosi il vescovo di Barra, già nel 2005, aveva intrapreso un digiuno di protesta e di preghiera che è stato ripreso proprio nelle scorse settimane per impedire l'inizio dei lavori. Purtroppo in settimana è arrivata la notizia della sentenza con cui il Supremo tribunale federale ha autorizzato la ripresa dei lavori del progetto di deviazione del fiume. Dopo aver appreso la notizia Dom Flavio Cappio ha avuto un mancamento, in seguito al quale è stato ricoverato in ospedale e costretto a chiudere il digiuno. Ma in una sua lettera egli ha dichiarato: "Chiudo il mio digiuno, ma non la mia battaglia... in questo grande movimento... abbiamo vissuto un momento senza pari di intensa comunione ed esercizio di solidarietà... Vogliamo ampliare il dibattito, diffondere informazioni vere, far conoscere la nostra mobilitazione". (fonti: Misna e Incrocinews)

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