sabato 12 gennaio 2008

Aki Ra, da piantatore di mine a sminatore

Curiosa la storia di Aki Ra, cittadino di Siem Reap in Cambogia. Rimasto fin da piccolo orfano dei genitori, entrambi uccisi dal regime di Pol Pot, Aki Ra è cresciuto in un campo guerrigliero degli Khmer Rossi, in mezzo alla giungla, dove ha imparato a cacciare cervi e cinghiali con il kalashnikov e con le mine antiuomo. E a combattere contro i vietnamiti dopo la caduta del regime. Aki Ra ha minato centinaia di strade e villaggi nelle zone di Siem Reap, Otdar Meanchey e verso il confine thailandese. Nel 1986 il giovane cambogiano ha cambiato casacca, ma non lavoro. E' passato infatti sotto l'esercito vietnamita, quando quest'ultimo occupò questa regione cambogiana, ma ha continuato a fare quello che aveva fatto fino ad allora. Ma negli anni '90 c'è una conversione improvvisa. Come se si rendesse tutto d'un tratto conto di che cosa veramente vuol dire mettere una mina nel terreno, decide che deve togliere tutte quelle che aveva piantato. Sminare divenne la sua missione, le mine la sua fissazione, al punto da chiamare sua figlia Mina. Da allora Aki Ra ha tolto dalla terra e raccolto centinaia di mine a mano, e nel 1999 ha trasformato la sua casa di Siem Reap in un museo delle mine e ha avviare con alcuni volontari suoi amici un programma di educazione sulle mine per la gente dei villaggi ancora infestati da questi ordigni. Come un tentativo estremo di impedire che altri facciano come lui lo stesso errore nella loro vita. Errore che ancora oggi costa caro alla Cambogia, dove si calcola che vi siano 6 milioni di mine che continuano a mietere vittime: 300 morti e mutilati tra il gennaio 2006 e l’agosto 2007. (fonte: Peacereporter)

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