sabato 5 gennaio 2008

Nella Repubblica Democratica del Congo per il reinserimento dei bambini soldato

Nella Repubblica Democratica del Congo da dieci anni permane una situazione di guerra che ha già coinvolto 16 milioni di persone e fatto 4 milioni di vittime. Di queste 750.000 erano bambini. Tra i bambini sopravvissuti, molti sono stati costretti a diventare soldati, obbligati sotto minaccia di morte ad assistere e commettere violenze inaudite, divenute infine parte integrante di un comportamento aggressivo-compulsivo. Oggi questi bambini vengono rifiutati anche dalle loro famiglie. Con questi bambini dall'infanzia negata, la Caritas scommette sulla possibilità di un cambiamento attraverso l'aggregazione, il gioco e il canto, i corsi di alfabetizzazione o l'inserimento a scuola, gli incontri personali e di gruppo, la mediazione in famiglia e nel villaggio, lo svolgimento di piccoli lavori rurali. Sono in modo particolare due i progetti con cui la Caritas persegue questo obiettivo. Il primo si chiama A scuola di Pace, e nel Maniema coinvolge 20 scuole. Questo progetto prevede la formazione di insegnanti sulla relazione con bambini vittime del disturbo post-traumatico da stress per 750 alunni ex combattenti. Nel 2008 sarà estesa agli insegnanti di 60 scuole a beneficio di 1.500 alunni. L'altro progetto si chiama Cambiamento intrapersonale e reinserimento sociale per i bambini soldato, si svolge nel Nord Kivu ed è incentrato sulla gestione di 3 centri di transito e orientamento, che ospitano circa 600 bambini soldato ogni anno. Congedati o disertori, i bambini raggiungono i centri spesso ancora vestiti da militari; qui iniziano a seguire dei corsi di alfabetizzazione e svolgere lavori ergoterapici legati all'orticoltura e al piccolo allevamento. Ad oggi, attraverso queste azioni, la Caritas è riuscita a reintegrare 27.300 bambini.

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