giovedì 22 luglio 2010

Marlon Santi e la lotta degli indigeni dell'Ecuador

In Ecuador esistono ben 3 movimenti che difendono i diritti delle popolazioni indigene: la Feini, d'ispirazione evangelica e nata intorno agli anni '90, la Fenocin, più vicina alle teorie del socialismo marxista, e la Conaie, che è meno vincolata a un'ideologia o a una fede religiosa, ma che cerca di difendere la vita in tutte le sue forme nei territori abitati dagli indigeni. A sua volta, la Conaie ha una struttura federale che raggruppa nelle diverse regioni del paese diverse associazioni: la Conaice sulla costa, l'Ecuarunari sulla Sierra, e il Confeniaie nelle regioni amazzoniche. Il leader della Conaie si chiama Marlon Santi, che viene dalla comunità indigena di Sarayaku. Con la sua comunità in passato ha portato avanti, e vinto, lotte importanti per la salvaguardia del suo popolo e della loro terra, come quella con cui ha respinto i tentativi di trivellazione e di accaparramento della terra da parte della Chevron e della CGC (Compagnia Generales Combustible), società petrolifera argentina, la cui vicenda viene raccontata nei dettagli in questa intervista. Marlon Santi ha vissuto, a causa delle sue battaglie, anche l'esperienza del carcere, e lavora molto per unire gli sforzi di autodeterminazione delle comunità indigene dell'America Latina; il suo movimento fa parte infatti del movimento più ampio La Alianza del Condor y del Aguila, che unisce le diverse realtà associative degli indigeni dell'America Latina per il riconoscimento dei loro diritti. Gli obiettivi del movimento di Marlon Santi, la Conaie, sono sostanzialmente 4, come spiega bene in questa intervista, in inglese: difendere la terra degli indigeni, la Pachamama, da qualsiasi tentativo di estrazione di materie prime, considerata dagli indigeni come dannosa per l'equilibrio della terra e per gli equilibri sociali del posto; lottare per liberare l'acqua dagli interessi privati, per riportarla pubblica e per poterne fare un uso più democratico; arrivare al riconoscimento delle comunità indigene come forme di governo locale, dotate del potere di decidere sul loro territorio e autorizzate a dialogare come istituzioni riconosciute con il governo centrale; portare il governo centrale dell'Ecuador a rispettare gli accordi internazionali sulla difesa delle comunità indigene. Per ulteriori approfondimenti, questo è il canale video del Conaie.

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