giovedì 3 luglio 2008

Il Centro di Salute di Shoko, nella Repubblica Democratica del Congo, un grosso aiuto per la popolazione locale

Le origini del Centro di Salute di Shoko, nella diocesi di Kindu, nella Repubblica Democratica del Congo, si devono ricercare negli ultimi anni del secolo scorso, quando ancora guerra e violenza imperversavano in quella regione del Paese. In quegli anni, i medicinali a Kindu arrivavano con cadenza mensile, portati da una jeep che ogni volta rischiava di non arrivare per gli assalti delle fazioni in guerra. Poi, grazie anche all'aiuto della Caritas, la comunità locale ha allestito un Centro di Salute per fornire un'assistenza medica quotidiana alla popolazione del posto. Presto sono arrivati cemento, finestre, porte e lamiere per il tetto. Gli abitanti del villaggio hanno costruito con le loro mani i mattoni di argilla cotti al sole. E col tempo il centro è diventato sempre più importante per quell'area della Repubblica Democratica del Congo, tanto che molte persone vengono qui anche da villaggi che distano decine di chilometri da Shoko. Nel 2007 qui sono state curate 1.686 persone, sono stati realizzati 194 interventi di piccola chirurgia, sono state assistite 260 donne e sono stati fatti nascere 108 bambini. Il Centro di Salute di Shoko è stato usato anche per realizzare importanti campagne di vaccinazione sul territorio. Nonostante il centro fino al 2006 abbia dovuto resistere ad assalti e saccheggi da parte dei ribelli, oggi continua imperterrito nella sua azione a favore della popolazione locale. Anzi, la speranza per un futuro migliore, rinvigorita dagli ultimi accordi di pace, ha spinto i gestori del centro a coltivare il terreno circostante e piantare alcune centinaia di piantine di ananas, banano e palma da cocco. Per chi volesse avere maggiori informazioni sul Centro di Salute di Shoko, o volesse contribuire al progetto, è possibile visitare il sito della Caritas.

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