giovedì 14 agosto 2008

Al Caffè Basaglia di Torino, serviti ai tavoli da malati psichiatrici

E' un ristorante dove ogni giorno, dalle 19 alle 2, lavorano come camerieri una ventina di malati psichiatrici, coordinati e guidati da 2 infermieri dell'Asl e da un barman e un cuoco professionisti. Si chiama Caffè Basaglia e si trova a Torino. L'idea è venuta a Ugo Zamburru, psichiatra responsabile della Asl 4 di Torino, che da anni assiste persone con problemi psichiatrici, soprattutto di carattere schizofrenico. Dalla sua consapevolezza che tra le conseguenze più gravi della malattia psichica vi sono la marginalizzazione dalla società e la perdita di un ruolo in essa, Ugo Zamburru ha deciso di coinvolgere i suoi pazienti in attività di catering per continuare a farli lavorare e a farli stare a contatto con la gente. Cosi, in collaborazione con un circolo Arci, ha affittato gli ex studi cinematografici di via Mantova 34 a Torino, e ne ha fatto un ristorante. Lì, agli inizi del secolo scorso sono state girate alcune scene di Cabiria, tra i primi kolossal italiani e sembra siano passati anche i fratelli Lumiére. Servire bene, portare spesso il pane e sorridere, queste le 3 regole che sembrano guidare il servizio ai tavoli dei camerieri. Al servizio ristorante sono state recentemente affiancate, si potrebbe dire come contorno, anche attività culturali proposte da associazioni coinvolte nella gestione del locale. Nel Caffè Basaglia piatti forti sono agnolotti al brasato e risotto ai formaggi, serviti con professionalità all'interno di una sala con pareti colorate, sedie arancioni e rosse, tubi a vista e un bancone con scritte al neon. Per chi volesse provare il Caffè Basaglia, questo è il sito del ristorante, dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie sull'attività del locale. (fonte Terredimezzo)

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