giovedì 24 giugno 2010

Semplici cittadini di Milano contro lo svilimento dell'istituzione comunale

Sabato scorso a Milano c'è stata una sfilata di moda un po' speciale. Speciale per la combinazione svilente del nome degli stilisti che la facevano e per il luogo messo a loro disposizione. Gli stilisti erano Dolce & Gabbana, il luogo scelto era Palazzo Marino, sede istituzionale del Comune di Milano. Perché è stato un evento svilente? Perché il Comune di Milano, e il suo sindaco in primis, ha messo a disposizione un luogo pubblico a due presunti imprenditori la cui società ha sede in Lussemburgo e che sono coinvolti in un'indagine penale e tributaria per una presunta evasione fiscale di milioni e milioni di euro; perché la sede istituzionale pare sia stata messa a disposizione con uno sconto sul costo della "location" dell'80% a due miliardari alle prese con la giustizia; perché il sindaco di Milano molto spesso diserta le sedute della giunta, quando dovrebbe invece essere puntualmente presente, e invece non si fa mancare un sabato a Palazzo Marino quando arrivano i vip; perché in periodo di crisi e di aumento della disoccupazione, fare una festa da basso impero tra ricconi in un luogo in cui invece si dovrebbe pensare a risolvere i problemi della gente è un colpo alla dignità dei milanesi; perché in un periodo in cui il governo nazionale cerca di tagliare diverse associazioni culturali del paese, a Milano si considera evento culturale una passerella di moda fatta da due presunti evasori. Fortuna che c'erano almeno i cittadini di Qui Milano Libera a difendere la dignità dei cittadini milanesi e a ribadire un po' il giusto senso delle cose. Qui è possibile leggere un loro breve resoconto e vedere il servizio del TG3 in cui sono stati ripresi.

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