mercoledì 23 marzo 2011

Il 12 giugno 4 referendum importanti per l'Italia

Il prossimo 12 giugno noi italiani saremo chiamati a votare su 4 quesiti referendari che riguardano 3 temi diversi. Un quesito riguarda il legittimo impedimento, un altro riguarda il nucleare e altri 2 sono stati promossi per salvaguardardare la gestione pubblica dell'acqua, e per continuare a considerare questa risorsa preziosa come bene comune non trasformabile in oggetto e strumento di profitto.
Questi nello specifico i 4 quesiti referendari:
- “Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?
Se si vuole che venga abrogata e cancellata la norma sul legittimo impedimento, per esempio perché la si ritiene contraria al principio costituzionale dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, bisogna votare SI.
- “Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?
Se si vuole impedire che in Italia vengano costruite nuove centrali nucleari, bisogna votare SI.
- “Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Se si vuole evitare la privatizzazione dell'acqua bisogna votare SI.
- “Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?
Se si vuole evitare che il prezzo dell'acqua sia determinato da logiche di mercato e di profitto, si deve votare SI.
Perché l'esito del voto referendario sia valido e venga applicato è necessario che vadano a votare il 50% + 1 degli italiani aventi diritto di voto. E' quindi importante, se si crede all'importanza di questi referendum, non solo andare a votare, ma anche invitare tutti ad andare a votare, anche perché il referendum è sempre un momento di bella partecipazione democratica alla vita del nostro Paese.

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