lunedì 27 agosto 2007

I Medici Senza Frontiere lanciano la campagna Dimmi Di Più, per un'informazione più completa sulle crisi umanitarie

A seguito della pubblicazione del rapporto 2006 sulle crisi dimenticate, l'associazione Medici Senza Frontiere, MSF, ha lanciato a campagna di sensibilizzazione, chiamata Dimmi Di Più, che, con la partecipazione straordinaria della criminologa Julia, noto personaggio dei fumetti, punterà a coinvolgere il grande pubblico nel chiedere un'informazione più attenta alle crisi umanitarie. Dal terzo rapporto sullo spazio dedicato dai mezzi di comunicazione italiani alle crisi umanitarie del 2006, è infatti emerso che pandemie, crisi alimentari e tragedie provocate da guerre e soprusi, che hanno falciato milioni di vite umane sono state completamente, o quasi, ignorate da telegiornali, quotidiani e periodici. L'analisi, che ha esaminato a campione 22 quotidiani, 13 periodici e i principali telegiornali della tv generalista, ha per esempio constatato che l'anno scorso, vi sono stati 2 milioni di morti per TBC e 80 morti per aviaria, ma mentre per i primi vi sono stati solo 3 servizi nei telegiornali, ai secondi sono stati dedicati oltre 400 servizi. Il rapporto dei Medici Senza Frontiere si è soffermato in particolare su quelle che sono considerate le 10 più gravi crisi dimenticate: Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Sri Lanka, Colombia, Cecenia, malnutrizione, Haiti, tubercolosi, Repubblica Centrafricana e India centrale. In merito alla Cecenia è emerso per esempio che in un intero anno sono stati dedicati solo 92 articoli dai 22 quotidiani e dai 13 periodici presi in considerazione, ma di questi ben 42 si riferiscono a due singoli episodi eclatanti, quali l'uccisione del leader separatista Basayev (23 articoli) e l'assassinio della giornalista Anna Politkovskaja (19), mentre è praticamente inesistente lo spazio dedicato alle condizioni di vita e alle sofferenze dei civili ceceni di cui proprio la Politkovskaja coraggiosamente scriveva. Sulla Colombia sono stati pubblicati un centinaio di articoli, ma praticamente nessuno racconta dei milioni di sfollati causati dagli scontri tra esercito, paramilitari e guerrieri. Sono 63 gli articoli pubblicati sul Ciad, ma dei 200.000 rifugiati dal vicino Darfur e dei 50.000 sfollati interni hanno parlato solo 10 pezzi. Alla malaria, che uccide un bambino ogni 30 secondi, sono state dedicate 6 notizie (di cui ben 4 sulla morte di un italiano che ha contratto la malattia in Congo). Per questo MSF si impegna in un'azione di stimolo costante nei confronti dei mass media affinché non tralascino di informare sulle realtà dei tanti contesti di crisi nel mondo, nell'erronea convinzione che questi non interessino. Questa la pagina web dove aderire alla campagna Dimmi di più.

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