martedì 7 agosto 2007

I Nuba, un esempio di convivenza pacifica in Sudan

In Sudan, nello stato di Kordofan, vive un popolo di 2,5 milioni e mezzo di persone che rappresentano un esempio di convivenza pacifica tra le numerose etnie presenti in questo paese africano. Si chiamano Nuba, e tra essi vi sono ben 50 gruppi etnici e linguistici differenti, riuniti in una decina di famiglie principali. Tra essi vi sono credenti musulmani, cristiani, seguaci delle religioni tradizionali, che spesso convivono anche all’interno della stessa famiglia. Essi sono abituati ad affrontare e risolvere i problemi legati alla convivenza di etnie e religioni differenti. Per esempio, per non alimentare dispute tra chi santifica il venerdì e chi la domenica, hanno deciso che il giorno di riposo dal lavoro sia per tutti il giovedì, così ciascuno potrà coltivare i propri riti religiosi senza prevaricare sugli altri. Purtroppo i Nuba, durante la guerra in Sudan, sono stati sottoposti dalle milizie sudanesi a un vero e proprio genocidio: bombardamenti sui civili, assalti ai villaggi, incendi dei raccolti, furti di bestiame, rapimenti di bambini, torture, assassini e incarcerazioni arbitrarie. Per anni il governo di Khartoum, per nascondere questi orrori e per fiaccare la resistenza del popolo Nuba, ha vietato l'accesso nella zona alle Nazioni Unite e ad ogni altro organismo internazionale. A favore dei Nuba, l'associazione Movimondo sta portando avanti da tempo un progetto per migliorare il tenore di vita della popolazione, attraverso la realizzazione di una serie di attività che si propongono di garantire migliori condizioni di sicurezza alimentare, servizi sanitari più efficaci e un potenziamento dei servizi educativi.

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