giovedì 15 dicembre 2011

Le ingiustizie dietro i costi troppo alti delle RC auto in Italia

Proprio pochi giorni fa la Cgia di Mestre ha presentato uno studio sugli effetti che le cosiddette liberalizzazioni condotte negli ultimi vent'anni hanno portato in alcuni settori del mercato italiano e in questo studio si dice che le RC auto, dal 1994 a oggi, sono aumentate del 184,1%, un aumento che è più del quadruplo dell'incremento dell'inflazione registrato nello stesso periodo di tempo, pari al 43,3%. E ieri l'Ania, (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), ha dichiarato, per bocca del suo direttore generale Garonna, che nei primi 6 mesi dell'anno le polizze RC auto sono aumentate del 5,7%. Questi costi cosi alti e questi incrementi cosi rapidi sono la prima ingiustizia perpetrata nei confronti degli italiani, a causa dell'obbligatorietà dell'assicurazione sul proprio mezzo di trasporto. Ma c'è una seconda ingiustizia che si cela dietro alla prima. Come sembra sostenere la stessa Ania, la causa, o una delle principali cause, di questi prezzi troppo alti, risiede nelle frodi perpetrate ai danni delle compagnie assicurative. La domanda è: perché governo italiano, Ania e Isvap (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse colletivo) non hanno mai fatto niente per combattere queste frodi? Perché non fanno presto qualcosa in proposito, data soprattutto la situazione di difficoltà economica in cui versano molti italiani? Speriamo che nei prossimi mesi arrivino, in risposta a queste domande, delle azioni concrete e incisive per abbattere velocemente il costo delle RC auto.

Nessun commento: