giovedì 22 dicembre 2011

Aiuti per gli alluvionati delle Filippine

Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre, nell'isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, una tempesta, denominata Washi, ha scaricato in poche ore una quantità d'acqua che di solito lì, in quelle zone, cade in un mese. Nell'area interessata dalla tempesta, fiumi e torrenti sono straripati in un batter d'occhio travolgendo case e baracche costruite lì vicino; nelle zone collinare dell'area, sono cadute frane che hanno coperto di fango interi villaggi; le raffiche di vento a quasi 100 km/h hanno spazzato via le barche dei pescatori che erano in mare a pescare; molti filippini sono stati uccisi dalla violenza della tempesta mentre stavano dormendo. A oggi si contano più di 1.000 morti e quasi altrettanti dispersi, ma, come si sa, in questi casi, i numeri fanno fatica a stare dietro alla realtà. Per aiutare i sopravvissuti in queste zone, sono sul campo 10.000 militari e tanti volontari; nelle città di Cagayan de Oro e Illigan City sono stati allestiti dalle autorità locali centri di raccolta nelle scuole pubbliche. Ma, come si può ben immaginare, i sopravvissuti, nella stragrande maggioranza dei casi, sono rimasti senza niente, e quindi hanno bisogno di tutto, dal cibo ai generi di prima necessità. Per questo in tanti si stanno già mobilitando per raccogliere aiuti da mandare a questi alluvionati delle Filippine. Per chi volesse dare un contributo, su questa pagina è possibile trovare delle coordinate per mandare i soldi alla Chiesa locale, che, insieme alla Caritas, si sta mobilitando per aiutare le popolazioni colpite dalla tempesta.

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