sabato 30 giugno 2007

Denuncia della Croce Rossa contro esercito birmano

Dura denuncia del presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Jakob Kellenberger, contro le violazioni dei diritti umani commesse contro i civili e i detenuti dal governo del Myanmar. Secondo la nota della Croce Rossa, le forze armate birmane utilizzerebbero i prigioneri come portatori dell'esercito, con abusi e maltrattamenti continui, e il governo birmano, che era già stato sollecitato a prendere provvedimenti, non ha fatto nulla fino ad oggi per evitare questi abusi. L'atto di accusa si basa sulle segnalazioni raccolte dal personale della Croce Rossa in Myanmar nel periodo che va dal 2000 al 2005, e denuncia anche abusi ripetuti contro uomini, donne e bambini delle comunità insediate lungo la frontiera con la Thailandia, dove sono attivi gruppi indipendenti su base etnica. A causa delle azioni punitive dell'esercito birmano, molti abitanti di quelle regioni sono stati costretti a fuggire dalle proprie case e neanche la Croce Rossa può continuare a svolgere il suo ruolo per aiutare le popolazioni locali. (fonte Misna)

venerdì 29 giugno 2007

I mondiali di calcio dei senzatetto

Si terranno dal 29 luglio al 4 agosto a Copenaghen, in Danimarca, i campionati del mondo di calcio dei senzatetto. Saranno presenti 48 squadre da ogni continente, tra cui anche l'Italia. La prima edizione di questa interessante competizione è stata organizzata dall'Austria, a Graz, nell’estate del 2003. Allora la squadra italiana era guidata da Bogdan Kwappik, oggi fondatore di Nuova Multietnica, associazione sorta a Milano per dare una mano a chi arriva in Italia, in particolare per districarsi nei corridoi della burocrazia quando si tratta di ottenere il permesso di soggiorno. Polacco di Katowice, Kwappik nel 2001, per evitare lo sgombero di via Barzaghi, Kwappik propone alla giunta comunale di Milano una sfida a calcio. Se la sua squadra vince l’amministrazione deve riconsiderare il piano di sgombero del campo Rom. La squadra di Kwappik vince ma di lì a poco le ruspe procederanno con lo sgombero. Kwappik intuisce comunque che il calcio può essere un veicolo giusto per aiutare i più bisognosi e quando viene a sapere che a qualcuno è venuta l’idea di organizzare il primo campionato del mondo dei senzatetto intuisce Kwappik, contribuisce a concretizzare il progetto. Ai mondiali di calcio dei senzatetto, tutte le squadre devono essere formate da esiliati politici, persone senza fissa dimora o che vivono una condizione disagiata. Il torneo prevede che si giochino partite da 7 minuti per tempo, ci si affronta quattro contro quattro senza limiti di età o sesso, valgono le sponde, e le dimensioni del campo assomigliano a quelle di un parquet per il basket. (fonte Peacereporter)

giovedì 28 giugno 2007

Il governo italiano si schiera contro la privatizzazione dell'acqua?

Ieri si è svolto il seminario "L'acqua come diritto umano: lotta alla desertificazione", a cui ha partecipato Patrizia Sentinelli, vice-ministra degli Esteri con delega alla cooperazione. La Sentinelli ha ribadito che l'obiettivo di trattare l'acqua come diritto umano e non come merce può diventare raggiungibile se l'Italia e la comunità internazionale agiscono in sinergia. Al seminario sono state ribadite la proposta di ospitare in Italia nel maggio 2008 una Conferenza internazionale sull'acqua e la sostenibilità ambientale, e la decisione del governo italiano di ritirare il suo sostegno alla Public-Private Infrastructure Advisory Facility (PPIAF), ufficio speciale della Banca Mondiale che ha, tra i suoi obiettivi, anche la facilitazione dei processi di privatizzazione della fornitura e della distribuzione dell'acqua. Purtroppo però tra i sostenitori di quest'ultima istituzione vi sono anche la Banca di sviluppo asiatico, la Commissione Europea, i governi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Olanda, Svezia, USA e Inghilterra, che è il principale donatore della PPIAF, con il 50% dei contributi totali. (fonte Misna)

mercoledì 27 giugno 2007

Da Mani Tese una proposta di vacanza solidale

Mani Tese ha lanciato il progetto In spiaggia per giocare, con il quale invita a devolvere il 5% del proprio budget per le vacanze ai bambini di Sihanoukville, in Cambogia, per permettergli di studiare. Per loro 13 euro sarebbero sufficienti per i materiali scolastici e per la divisa per l'inserimento scolastico di un bambino, mentre 95 euro servirebbero per lo stipendio mensile di un insegnante. Sihanoukville è una delle più famose stazioni balneari cambogiane, che attrae molti turisti. Ma accanto alle zone loro riservate, c'è il dramma di chi vive in estrema povertà. In particolare l'infanzia è gravemente colpita dal degrado sociale ed economico, tanto che spesso i bambini vivono per strada, sopravvivono di accattonaggio e non hanno la possibilità di andare a scuola. L'obiettivo di questo progetto estivo che Mani Tese propone in collaborazione con il suo partner locale M' Lop Tapang, è quello di recuperare i bambini dalla strada attraverso attività volte a fornire loro un'istruzione e la crescita della propria autostima con il coinvolgimento attivo dell'intera comunità. Per chi volesse contribuire al progetto, è possibile raccogliere le informazioni utili su questa pagina.

martedì 26 giugno 2007

Dai paesi più poveri tanti progetti di energia sostenibile

E' dai paesi più poveri del mondo che in questi giorni ci vengono lezioni di energia sostenibile. Numerosi e originali progetti basati su una produzione energetica sostenibile sono stati infatti premiati con l'Ashden Award for Sustainable Energy, premio istituito nel 2001 in Inghilterra e attribuito a coloro che, a livello internazionale, utilizzano localmente fonti di energia rinnovabili per ridurre la povertà e migliorare la salute della popolazione contribuendo a ridurre le emissioni inquinanti e a proteggere l'ambiente. Il premio è andato per esempio a un'impresa di Kerala in India, che ha inventato un sistema che introduce i rifiuti alimentari in impianti di biogas che li trasformano in gas per le cucine o in corrente elettrica, mentre i resti vengono utilizzati come fertilizzante. Premiata anche un'azienda cinese grazie a un'innovativa stufa in cui il carbone è sostituito dai resti della lavorazione del grano, abbondante e facilmente disponibile in molte parti del paese. La stufa si è dimostrata efficiente e in grado di ridurre del 50% i costi di utilizzo per le famiglie. Premi anche per progetti che arrivano dal Bangladesh, dal Laos e dalla Tanzania. In Bangladesh un'associazione nata per aiutare le famiglie povere della regione del Chalanbeel ha avuto l'idea di costruire una flotta di 88 imbarcazioni, usando esclusivamente materiale locale e pannelli solari per generare l'elettricità di cui hanno bisogno. Le imbarcazioni percorrono fiumi e canali per fornire istruzione e libri ai bambini che incontrano lungo il percorso. In Laos un'azienda ha sviluppato un commercio innovativo in grado di fornire pannelli ad energia solare di alta qualità a prezzi accessibili per i poveri delle zone rurali. Mentre in Tanzania la Zara Solar Ltd sta diventando leader nella fornitura di pannelli solari nel nord, in un paese in cui solo il 10% della popolazione ha accesso alla rete elettrica.(fonte Misna)

lunedì 25 giugno 2007

I bambini di Haina avvelenati dal piombo

Nella Repubblica Dominicana esiste una città, Haina, che è ritenuta uno dei dieci posti più inquinati del mondo. Ebbene, in questa città, oltre il 91% dei bambini ha nel proprio sangue livelli di piombo di 5 volte più alti di quelli normali per la presenza di un impianto per il riciclaggio di batterie per auto usate, chiuso una decina di anni fa ma mai "neutralizzato". L'impianto era stato aperto nel 1979 dalla compagnia Metaloxa, ma dopo tante proteste per l'inquinamento da esso generato, la Metaloxa aveva deciso di chiuderlo, interrando le batterie e chiudendo il luogo con una porta di metallo. Ma le piogge hanno scavato varchi nel terreno e la miseria ha spinto molti a scavare per portarsi via qualsiasi tipo di metallo da rivendere. E cosi molti bambini oggi, per ignoranza o per mancanza di controllo da parte dei genitori, si introducono nel sito per giocare, inquinando il proprio sangue. Le conseguenze sono intossicazioni, gravi forme di infiammazione al cervello, difficoltà nell'apprendimento, disturbi alla vista e, in alcuni casi, demenza irreversibile.

giovedì 21 giugno 2007

Un commercio più equo per il caffé dell'Etiopia

Dalla culla del caffé, l'Etiopia, una buona notizia. E' stato firmato infatti un accordo tra il governo etiope e la catena americana di caffetterie Starbucks sui copyright sui nomi delle qualità Sidamo, Harar e Yirgacheffe, che ha posto fine a un contenzioso iniziato nell'ottobre del 2006. I 15 milioni di coltivatori etiopici avevano chiesto infatti alla Starbucks e ad altre aziende di sottoscrivere un accordo per riconoscere la proprietà sui nomi delle qualità di caffé. Secondo l'accordo siglato, Starbucks venderà un certo numero di specialità di caffè etiopiche per aiutare a promuovere la loro qualità e migliorare le entrate di coltivatori e commercianti del Paese. Oggi in tanti negozi di caffè dell'Occidente succede che un chilo di Sidarno e Harar può venire venduto anche a più di 40 euro, mentre i coltivatori etiopici guadagano tra i 45 centesimi e 1 euro, che non bastano neanche a coprire i costi di produzione. Il caffé è un prodotto strategico per l'Etiopia, dato che è il sesto produttore mondiale di caffé e il secondo consumatore dopo il Brasile. (fonte Misna)

lunedì 18 giugno 2007

Il villaggio globale di Monza, per un commercio equo e solidale

La Cooperativa Il Villaggio Globale nasce a Monza nel 1992 come espressione del gruppo missionario della Parrocchia di San Biagio ed è oggi un attivo divulgatore della cultura del commercio equo e solidale. Gestisce due botteghe di commercio equo e solidale e sostiene iniziative come campagne contro lo sfruttamento, finanza solidale, turismo responsabile e sviluppo sostenibile. Ogni Avvento, la Cooperativa organizza a Monza Garabombo, un tendone nel centro della città, in cui vende i prodotti del commercio equo e solidale in occasione delle feste natalzie. Sul suo sito, oltre al catalogo dei prodotti che si possono comprare nelle sue botteghe, è possibile trovare anche informazioni e dati molto interessanti sul fenomeno del commercio equo e solidale nel mondo, un "quaderno" con consigli utili per chi vuole condurre uno stile di vita sostenibile, una proposta di "matrimonio equo e solidale" per le coppie in procinto di sposarsi, più tante altre notizie e novità sulla grande e complessa realtà del commercio equo e solidale. Da visitare.

sabato 16 giugno 2007

369 milioni di dollari dai donatori islamici contro la desertificazione del Niger

L'Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC), l'organismo internazionale di donatori islamici riuniti in Qatar, ha deciso di destinare 369 milioni di dollari a progetti umanitari da attuare nei prossimi 5 anni per combattere la crescente desertificazione del Niger e potenziarne l'agricoltura, avvalendosi anche di un apposito ufficio locale per la gestione dei fondi. Il vice-segretario generale dell'OIC, Atta El-Manan Bakhit, ha sottolineato: "Se non si adottano idonee iniziative, nei prossimi 25 anni il Niger sarà interamente coperto dal deserto e circa 3 milioni di persone potrebbero rischiare la vita". Il progetto mira a far raggiungere al Niger l'autosufficienza alimentare e a rispondere alla progressiva riduzione del terreno coltivabile del Paese, grossa emergenza in un paese dove per circa l'80% dei 13, 4 milioni di abitanti l'agricoltura è l'unica fonte di sussistenza e la maggior parte delle attività agricole si deve concentrare nel breve periodo della stagione delle piogge, da giugno a ottobre.

venerdì 15 giugno 2007

Nella classifica della pace Norvegia in testa, Iraq in ultima posizione

E' stato pubblicato nei giorni scorsi il Global Peace Index, una sorta di classifica della pace preparata dagli esperti dell'Economist Intelligence Unit, braccio analitico dell'autorevole settimanale britannico, su commissione di Steve Killelea, un filantropo australiano che si occupa di incoraggiare la pace internazionale. Secondo la classifica del 2007, risulta che la Norvegia è il paese piu' pacifico al mondo. L'Iraq l'ultimo. Il rapporto esamina 121 Paesi sulla base di 24 parametri diversi, tra cui i livelli di violenza, di criminalita' organizzata e di spesa militare. Nella classifica troviamo al secondo posto la Nuova Zelanda, seguita dalla Danimarca. L'Italia e' al 33° posto, immediatamente prima della Francia. Gli USA sono al 96° posto, solo una posizione davanti all'Iran, mentre Russia e Israele sono rispettivamente al quart'ultimo e terz'ultimo posto. Quindi ben 2 paesi del cosidetto G8 compaiono nelle ultime posizioni di questa classifica della pace, e anche la Gran Bretagna non risulta classificata benissimo, essendo soltanto al 49° posto. I motivi per cui sia USA che Gran Bretagna compaiono cosi indietro sono simili: crescita del gap tra ricchi e poveri, aumento della popolazione carceraria, alto tasso di criminalità e forte spesa militare.

giovedì 14 giugno 2007

12 giugno, Giornata mondiale contro il lavoro minorile

Si è celebrata il 12 giugno la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Secondo i dati Unicef, nel mondo sono ancora 5,7 milioni i piccoli schiavi. Vengono ceduti dalle proprie famiglie, di solito molto povere, per pochi euro, a trafficanti di esseri umani o a imprenditori senza scrupoli. E secondo i dati della ILO (International Labour Organization), ogni giorno al mondo vi sono oltre 132 milioni di bambine e bambini tra i 5 ed i 14 anni d’età costretti a lavorare sui campi, in condizioni spesso molto dure e rischiose per la loro salute. Il settore dove si concentra il lavoro minorile è quello agricolo, dove addirittura un terzo della forza lavoro pare sia costituita da bambini. In Italia i bambini costretti a lavorare sono circa 300.000, e sono concentrati soprattutto nelle regione meridionali del nostro Paese. Tuttavia, secondo la FAO, non tutti i lavori svolti dai bambini possono definirsi “lavoro minorile”, in quanto i lavori leggeri, che non interferiscono con la scolarizzazione, sono consentiti dopo i 12-13 anni, così come il lavoro svolto da ragazzi con più di 15 anni che non sia classificato come pericoloso. Le convenzioni ILO definiscono con “lavoro minorile” solo quello che danneggia la salute di un minore e ne ostacola l’istruzione e lo sviluppo futuro. E' importante tenere presente questo perché in alcuni paesi poveri del mondo, le famiglie chiedono che i loro bambini possano lavorare per portare il loro contributo economico, ovviamente per piccoli lavori che non hanno niente a che fare con lo sfruttamento minorile, e che li aiutano ad entrare nel mondo del lavoro. Da diversi anni esiste anche un movimento, il Movimento internazionale dei bambini lavoratori, attraverso cui piccoli lavoratori di paesi dell'Africa, Asia e America latina si sono organizzati per rivendicare il loro diritto a lavorare, e in India hanno perfino creato una banca nella quale possono gestire i loro risparmi. Dal momento che la richiesta di far lavorare i bambini proviene dalle regioni più povere del mondo, è facilmente intuibile che il modo migliore per fermare il lavoro minorile, oltre che quello repressivo contro ogni sfruttamento, sia di adoperarsi per migliorare le condizioni economiche delle famiglie più povere, in modo tale che abbiano sempre meno bisogno del lavoro dei propri bambini.

mercoledì 13 giugno 2007

Pronto il nuovo ponte della riunificazione in Camerun

Sarà presto ultimata la ricostruzione del cosidetto "ponte della riunificazione", il ponte sul fiume Moungo del Camerun che collegava la parte anglofona e quella francofona del Paese. Il nuovo ponte, che era stato distrutto da un incendio nel 2004, dovrebbe essere inaugurato il 1° luglio prossimo. Esso si trova in una posizione molto strategica in quanto è il punto di passaggio di persone e merci tra Camerun orientale e occidentale, e punto di transito verso la Nigeria. Quando ancora era in piedi il vecchio ponte, si era calcolato che esso era attraversato ogni giorno da circa 4.000 autoveicoli. Ma importante è anche il significato simbolico di questo ponte, dato che, collegando il territorio ex-colonia inglese e quello ex-colonia francese, ricuce la frattura del Paese provocata dal colonialismo. (fonte Misna)

martedì 12 giugno 2007

E' ecologico il treno più alto del mondo

Il tratto ferroviario più alto del mondo, lungo 1.956 km, che va da Qinghai, capoluogo della provincia cinese di Xining, a Lhasa, capitale del Tibet, ha ottenuto la certificazione sul rispetto dell'ambiente da parte dell'Amministrazione statale per la protezione dell'ambiente (Sepa). La Sepa ha effettuato un monitoraggio su condizioni atmosferiche, risorse idriche e inquinamento acustico nell'intera zona attraversata dalla ferrovia, e ha concluso che il progetto ferroviario, inaugurato nel luglio del 2006, non ha provocato mutamenti nel paesaggio circostante nè nei movimenti migratori degli animali selvatici che vivono nella zona. Inoltre ogni convoglio in percorrenza su questa linea, voluta da Mao Zedong e chiamata Treno del cielo, è dotato di speciali taniche per la raccolta di tonnellate di rifiuti e acque reflue che vengono poi smaltiti altrove. Grazie a sofisticate tecnologie, è stato anche assicurato il mantenimento del manto ghiacciato sul quale corrono i binari, ed è stata preservata la tundra. Infine il 4,6% dell'investimento fatto per il progetto, in totale 33 miliardi di yuan, più di 3,1 miliardi di euro, è stato destinato alla protezione ambientale, un record per le ferrovie cinesi. (fonte Misna)

lunedì 11 giugno 2007

Stop allo scempio delle foreste di Aceh

Il governatore di Aceh, Yusuf Irwandi, ex guerrigliero del Gam, il movimento indipendentista che dopo lo tsunami firmò gli accordi di pace con il governo, ha promesso la fine dello scempio ambientale che nel corso degli anni ha portato le foreste di Sumatra a ridursi della metà. Irwandi ha dichiarato una moratoria a tempo indeterminato del taglio e del commercio di legname. Il provvedimento fa parte di un progetto a lungo termine che il governo di Giakarta ha elaborato per porre fine alla deforestazione del suo territorio. L'istituzione di un fondo globale per la conservazione della terza foresta tropicale al mondo, dopo quelle del Brasile e della Repubblica Democratica del Congo, verrà proposta ai colloqui che la commissione ambientale dell'Onu ha fissato a Bali nel dicembre prossimo. La più grande organizzazione indonesiana per la difesa dell'ambiente, l'Indonesian Forum for Enviroment (Ife), aveva già denunciato che la maggior parte del legname non veniva utilizzato a fini di ricostruzione ma veniva venduto nel mercato mondiale. Gruppi ambientalisti stimano che l'Indonesia perda ogni anno più di 2 milioni di ettari, l'equivalente di 30 milioni di campi da calcio. La provincia di Aceh perde 20 ettari al giorno. La ricostruzione della provincia, statisticamente la più colpita dallo tsunami, che qui ha ucciso 170 mila persone, è compiuta solo per metà, con circa 70 mila case ancora da ricostruire a oltre due anni e mezzo dalla sciagura.

sabato 9 giugno 2007

L'ecuador rinuncia a sfruttare proprie riserve petrolifere

L'Ecuador ha deciso di rinunciare a sfruttare il petrolio del Parco Nazionale di Yasunì, dichiarato dall'Unesco parte della riserva mondiale di biosfera, ed eviterà cosi nuove nocive emissioni di Co2. Per il paese sudamericano si tratta di un grande sacrificio, dato che lo sfruttamento delle riserve petrolifere avrebbe fruttato circa 700 milioni di dollari all'anno. La decisione del governo ecuadoreno non solo è un contributo e un esempio nella lotta per la difesa del pianeta, ma mira anche a evitare altri due possibili rischi connessi alla lavorazione del petrolio: l'aumento di produzione di cocaina, spesso più conveniente nei pressi di pozzi petroliferi in quanto varie sostanze utilizzate dalla produzione petrolifera servono anche per trasformare le foglie di coca in cocaina, e l'aumento di conflittualità con Colombia e Perù, molto probabile dato che le riserve petrolifere sono proprio vicine al confine con questi 2 paesi. In cambio di questo gesto, l'Ecuador chiede un aiuto di 350 milioni di dollari, che in parte arriveranno da un'idea di Accion Ecologica, una Ong locale che ha invitato a consegnare a cinque euro il barile tutto il greggio dello Yasuní a compratori che si impegnano a lasciarlo per sempre al suo posto, sangue della terra, come nella concezione indigena. La cultura dei nativi è infatti legge in questo luogo, abitato da sempre dagli Huaorani, un popolo nomade che vive di caccia e che necessita di uno spazio sufficientemente ampio per mettere in pratica il proprio stile di vita. Le estrazioni petrolifere andrebbero a minacciare anche loro, mettendoli a rischio di estinzione.

venerdì 8 giugno 2007

Per una decrescita sostenibile

Di fronte alle continue conferme dei problemi di surriscaldamento, di eccessivo sfruttamento delle risorse e di eccessivo inquinamento del pianeta, c'è chi inizia a sostenere che anche il concetto di sviluppo sostenibile è ormai superato e, per fare un gioco di parole, insostenibile. Voci autorevoli e molto attente ai problemi della terra e dei suoi abitanti, come quella di Padre Alex Zanotelli e del geologo Mario Tozzi, sostengono che il mondo ricco del nord del mondo deve avere il coraggio di iniziare una "decrescita sostenibile", che sola può garantire la sopravvivenza della terra e un'esistenza futura più giusta e più umana a tutti gli esseri umani e non solo a quelli che vivono in alcuni paesi. Oggi viviamo in un sistema di crescita tale per cui il 5% della popolazione mondiale (gli statunitensi), consuma il 30% delle risorse e delle riserve del pianeta e, in particolare, il 43% dell’intero serbatoio di carburante. Il 20% degli esseri umani consuma il 75% di tutte le risorse della terra. E' ovvio quindi che se si vuole che tutti gli esseri umani possano vivere con le risorse esistenti sul pianeta, allora gli abitanti dei paesi più industrializzati e più ricchi devono diminuire il proprio consumo di tali risorse, perché non è possibile che tutti gli abitanti della terra possano raggiungere il loro stile di vita, perché non ci sarebbero risorse sufficienti. C'è anche un sito italiano che cerca di sensibilizzare gli utenti a questo nuovo piano di decrescita sostenibile.

mercoledì 6 giugno 2007

In Mali il 6°Forum dei Popoli, il vertice dei paesi poveri

Si è aperto a Sikasso in Mali il 6° Forum dei Popoli, detto anche il "vertice dei poveri". Sikasso è una località che è stata scelta in quanto "capitale del cotone", il cosidetto "oro bianco" di molti paesi africani, e quindi simbolo dello sfruttamento delle risorse del sud del mondo da parte dei paesi del nord del mondo. Oltre al cotone, Sikasso possiede anche importanti giacimenti d'oro come la miniera di Kalana, elemento fondamentale nella bilancia commerciale del Mali. Malgrado tutte queste risorse, la popolazione del Mali continua a subire le pesanti conseguenze delle politiche economiche imposte dai paesi industrializzati, dalle sovvenzioni alle esportazioni dei loro prodotti agricoli alla chiusura dei mercati del Nord. Scopo del Forum è lanciare il messaggio che i benefici della globalizzazione devono arrivare a tutti gli abitanti del pianeta, e non solo a una piccola parte, e che vanno annullati i debiti esteri dei paesi più poveri.

martedì 5 giugno 2007

5 milioni di alberi per salvare l'ambiente in Sierra Leone

E' stato lanciato in Sierra Leone un vasto programma di rimboschimento, promosso dall'organismo non governativo Amici della natura, che ha invitato i 5 milioni di abitanti di questo paese a piantare altrettanti alberi in tutto il territorio nazionale. Questo progetto è stato presentato in occasione della Giornata mondiale dell'albero, che si celebra ogni 5 giugno. L'occasione è servita all'ong anche per esortare il governo di Freetown a concludere in fretta un altro grande progetto importante per la Sierra Leone, l'impianto idroelettrico di Bumbuna, che dovrà fornire l'elettricità alla maggior parte della nazione e potrà ridurre in maniera significativa le emissioni di diossido di carbonio. La grande disattenzione per i problemi ecologici che devastano il Paese, e la mancanza di infrastrutture, sono alcune delle conseguenze del conflitto che ha insanguinato la Sierra Leone per 11 anni, dal 1991 al 2002, e dal quale il Paese si sta ancora adesso lentamente riprendendo.

lunedì 4 giugno 2007

La fame è un problema che riguarda anche gli USA

Domani, 5 giugno, in USA si celebra, come avviene ogni anno sempre lo stesso giorno, il National Hunger Awareness Day, la Giornata nazionale della consapevolezza sulla fame, per ricordare gli oltre 38 milioni di americani, di cui 14 milioni di bambini, che non hanno niente da mangiare o sono malnutriti. Diverse sono le attività in programma per l'occasione. In Massachussets, uno degli stati più ricchi tra quelli a stelle e striscie, la Food Bank of Western Massachussets e i suoi soci locali organizzeranno numerosi eventi per ricordare che in quello stato 1 persona su 10 fa fatica a comprarsi da mangiare e spesso deve scegliere tra l'acquisto di cibo e il pagamento delle bollette. In Arizona, dove la copiosa produzione agricola garantisce cibo abbondante a buona parte della popolazione, i cittadini saranno invitati a donare ai bisognosi le loro quote di eccedenza. Questi sono solo 2 esempi di iniziative che gli statunitensi hanno organizzato per celebrare questa giornata, che sta diventando sempre più importante, se è vero che, come afferma il Dipartimento americano per l'agricoltura (USDA), negli ultimi 5 anni sono cresciute del 43% le famiglie "che soffrono direttamente la fame o hanno problemi di insicurezza alimentare". Questo impoverimento ha riguardato trasversalmente quasi tutte le categorie sociali.

sabato 2 giugno 2007

2 giugno, festa della Repubblica Italiana

Oltre alla parata militare di Roma, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, vi sono state in tutta Italia tante altre manifestazioni per celebrare il 2 giugno, festa della Repubblica Italiana. Una delle più interessanti e meritevoli di nota penso sia stata la cerimonia che si è svolta a San Benedetto del Tronto, dove è stata consegnata una copia della Costituzione Italiana a ben 832 diciottenni. In questo modo il 2 giugno diventa consapevolezza della necessità di formare in continuazione i ragazzi italiani ai valori fondanti la nostra Repubblica, affinché siano sempre ricordati i sacrifici di chi lottò per portare la libertà e la democrazia nel nostro paese e siano sempre attualizzati i valori e i princìpi per i quali essi lottarono e che ci permettono oggi di vivere il 2 giugno come giorno di festa. Se ogni anno si regalasse la Costituzione della Repubblica Italiana a tutti i ragazzi che diventano maggiorenni, la legge fondamentale del nostro convivere sarebbe forse percepita veramente con il valore che merita e ci sarebbe più speranza di avere in futuro generazioni che non solo festeggiano il 2 giugno, ma che nelle loro scelte civili incarnano lo spirito profondo di questa data.

venerdì 1 giugno 2007

BottegaSolidale.com, il negozio solidale online

Il commercio equo e solidale si sta lentamente, ma progressivamente, affermando come una solida alternativa nelle nostre scelte d'acquisto quotidiane. E cosi anche online stanno aumentando le opportunità per fare dell'ecommerce solidale. Una di queste è costituita da BottegaSolidale.com, un negozio di ecommerce dove si possono trovare tanti prodotti diversi tra di loro, ma accomunati dal fatto di essere espressione di iniziative di solidarietà e di lotta alla disoccupazione giovanile. Sul sito BottegaSolidale.com è possibile trovare i prodotti del commercio equo e solidale, i prodotti delle cooperative sociali di tipo B, quelle con lavoratori in vario modo "svantaggiati", i prodotti di imprese e cooperative nate nel Meridione per contrastare la disoccupazione giovanile, e i prodotti ecologici e provenienti da agricoltura biologica. Dagli alimentari all'artigianato, dalle bomboniere agli articoli regalo, sono veramente tanti i prodotti che si possono acquistare. BottegaSolidale.com è nata da un'idea della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace, ed è un'iniziativa della Cooperativa sociale l'Utopia e della Comunità di Liberazione, entrambe Onlus senza fini di lucro.