lunedì 9 luglio 2007

Gli Eco Point, dove acquistare senza imballi e risparmiare

PLEF è una sigla che sta per Planet Life Economic Foundation, una Onlus nata nel 2003 per favorire l’evoluzione della compatibilità tra ambiente, società e mercato, agendo direttamente sulla catena del valore dell’impresa. Tra i vari progetti portati avanti da PLEF, v'è anche quello della Distribuzione Compatibile, il cui obiettivo è di riprodurre un modello di ciclo di vita del prodotto (produzione-distribuzione-consumo-riciclo) il più simile possibile a quello del ciclo di vita di una qualunque risorsa naturale. Uno dei risultati di questo progetto è l'Eco Point, un punto vendita cioé dove si acquistano sfusi prodotti che oggi esistono solo confezionati, quali caffè, cereali, pasta, riso, caramelle, legumi, spezie, snacks salati e frutta secca. Negli Eco Point inoltre i sacchetti con cui il consumatore si porta a casa la merce sono realizzati con lo speciale film NatureFlex, prodotto con pasta di legno ottenuta da apposite piantagioni rigenerabili, con certificazione di compostabilità UE (EN13432:2000) e US (ASTM D6400-99). La prima catena distributiva che ha aderito al progetto è stata Crai, che ha collocato l'Eco Point vicino all’ingresso di alcuni suoi punti vendita. All'Eco Point il cliente riempie il sacchetto e poi lo pesa sulla bilancia. La vendita sfusa dei prodotti consente di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale generato (in Italia vengono prodotti circa 11 milioni di tonnellate di imballaggi destinati in gran parte a trasformarsi in rifiuti) oltre ad un rilevante risparmio economico per i clienti. In poco meno di un anno, gli 11 EcoPoint funzionanti hanno permesso di risparmiare 750.000 confezioni. Secondo i dati forniti da Crai e Legambiente, si va da un risparmio minimo di circa il 5% sulla pasta fino all’ 80% sulle spezie. Un chilo di penne può costare anche 15 centesimi in meno. Per l’acquisto dei cereali per la colazione si può sfiorare il risparmio di un euro.

Nessun commento: